L’88% dei samaratesi non approva l’aumento dell’Irpef
Il sondaggio sulla bacheca Facebook dopo la decisione in commissione Bilancio di aumentare le tasse per sostenere l'assunzione del personale in Comune: si parla di un aumento da 20 a 70 euro a cittadino
A partire dal 2023 aumenterà l’addizionale Irpef per le famiglie di Samarate: si tratta di un gettito di 360mila euro all’anno, che tradotto per i cittadini oscilla dai 20 ai 70 euro in più all’anno in base al reddito.
Se ne è parlato durante la commissione Bilancio di venerdì 20 maggio e la decisione sta già facendo discutere: sulla bacheca civica di Samarate, il popoloso gruppo Facebook, cui per ora hanno risposto in 360 (tra questi, 340 iscritti sono contrari all’aumento, mentre 25 lo ritengono necessario).
L’aumento delle spese del Comune
Nel corso della commissione il consigliere delegato al Bilancio, Leonardo Tarantino, ha motivato la necessità dell’aumento delle tasse ricollegandolo all’aumento delle spese: si tratta di circa 900mila euro in più che il Comune dovrà spendere per il sociale, il ritorno a pieno regime dell’asilo nido comunale (verrà esternalizzata solo una classe e non tutto il servizio), oltre all’assunzione di dodici dipendenti comunali, che non è più procrastinabile.
Con un’entrata maggiore di 360mila euro, il Comune riuscirà a coprire queste spese: di questi, 100mila euro serviranno per l’asilo.
Il bilancio – che ancora non è stato portato in consiglio comunale – è di circa 10milioni di euro, «quindi il Comune non può affrontare questo incremento senza incidere sulle entrate», aveva esplicato Tarantino. Ecco spiegato l’aumento dell’Irpef, «che introduce un’aliquota unica di 0,78 rispetto a quella più progressiva di oggi».
Il che significa, per i cittadini, una crescita «che varia dai 20 ai 70 euro in più all’anno in base al reddito». Non mancheranno però le manovre per andare incontro alle esigenze:l’attuale soglia di esenzione è stata alzata da 12mila euro a 13mila euro.
La tenuta della maggioranza
L’addizionale Irpef verrà votata dal prossimo consiglio comunale: se da una parte l’opposizione ha già espresso contrarietà in commissione (Giovanni Borsani di Samarate città viva ha definito l’aumento il risultato di «una strategia non lungimirante adottata in passato»; Tiziano Zocchi di Progetto democratico non era per nulla contento del «carico» che colpirà i samaratesi, così come Alessio Sozzi, impensierito per le diverse spese aumentate), l’aumento delle tasse sarà anche un banco di prova per la tenuta della maggioranza, che dall’autunno 2021 non sembra attraversare un momento di particolare unità.
Alla commissione di venerdì erano, infatti, assenti Claudio Verga (Lega) e Domenico Trimboli (della civica “del sindaco”), quest’ultimo assente già al consiglio comunale dello scorso 29 aprile dove, per avere il numero legale, il consesso ha avuto dovuto contare sulla presenza dell’opposizione. In quell’occasione la maggioranza non aveva votato in maniera compatta la mozione presentata dal pentastellato Sozzi sul ripristino dell’area cani, in quanto Maurizio Brambilla (Lega) si era astenuto.
Ma i mal di pancia vanno avanti da più tempo e sono emersi a partire dal voto sulle opere pubbliche (con le due astensioni di Brambilla e Verga, mentre Trimboli era assente) a fine ottobre. Poi, un altro segnale a novembre al momento della presentazione del piano di diritto allo studio: «Votiamo favorevole al piano, già in forte ritardo, solo per un senso di responsabilità», aveva annunciato all’inizio della seduta Trimboli.
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