27 anni senza Mimì. I fan e il paese di Cavaria ricordano Mia Martini
Il 12 maggio 1995 moriva in un appartamento di Cardano al Campo una delle più grandi interpreti canore in Italia. Il ricordo rimane vivo anche oggi
In questo 2022 sono «27 anni senza Mimì»: Mia Martini se n’è andata il 12 maggio del 1995, sola, in un appartamento di Cardano al Campo. Ma a distanza di tanti anni molti fan e colleghi non la dimenticano, così come non la dimentica Cavaria con Premezzo, il paese dove si era trasferita (da Bagnara, in Calabria) la famiglia Bertè.
Quest’anno il Comune ha previsto l’apertura straordinaria del cimitero di via Via Tito Minniti, dove riposano le spoglie di Mia Martini, che proprio nell’anno della morte era tornata nella zona del Gallaratese, per stare vicino al padre ormai anziano, Giuseppe Bertè, già dirigente scolastico di molti istituti varesini.
La tomba di Mia Martini, nel piccolo cimitero tra le case del paese, è frequentata tutto l’anno, chi passa tutti i giorni dal cimitero sa che di tanto in tanto si nota qualche fan che magari esce dal casello dell’autostrada A8 per andare a trovarla, portare un fiore fresco. Qualche volta compare anche qualche collega, come ad esempio Renato Zero.
Il momento di commemorazione con le autorità comunaliL’omaggio a una voce inconfondibile, straordinaria, interprete di brani straordinari, da Gli uomini non cambiano al brano d’esordio, Padre Davvero, in cui trasfigurava il complicato rapporto tra il professor Bertè (dal 2017 sepolto anche lui a Cavaria) e le due figlie destinate a futuro grande successo. E poi anche tanti brani di altri autori reinterpretati con voce potente, a volte quasi trasfigurati.
Negli ultimi anni l’interesse è stato riacceso anche dalla fiction Rai con Serena Rossi, che ha fatto riscoprire ad alcuni i suoi brani eterni e forse ha fatto accostare anche qualche giovane, come quelli che hanno parteicipato al concorso “PerTeMimì”.
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