Samarate vota il bilancio 2022-2024: “Scelte impopolari ma necessarie”
Votato il bilancio con sei mesi di ritardo, che ha causato malumore in maggioranza a causa dell'aumento di Tari e Irpef. L'opposizione: "La peggiore previsione che votiamo dal 2010"
«Non nascondiamo che i tempi di approvazione sono stati lunghi, data anche l’esplosione della spesa del sociale. All’inizio dell’anno sembrava impossibile far quadrare i conti, ma ad alcuni dati della fine 2021 positivi si è aggiunto l’aumento del gettito dell’addizionale Irpef»: ieri sera, lunedì 27 giugno, in consiglio comunale a Samarate si è finalmente votato il bilancio di previsione 2022-2024.
Il consigliere delegato Leonardo Tarantino non ha nascosto che i sei mesi di ritardo erano dovuti a delle frizioni in maggioranza, causate proprio dall’aumento dell’Irpef: «Rispetto alla volontà di riportare all’efficienza la macchina comunale e la necessità di mettere a terra i milioni del pnrr si è dovuto ipotizzare l’aumento dell’Irpef che ha portato molti dubbi e discussioni all’interno della maggioranza».
Quanto all’aumento dell’Irpef, si tratta di un gettito di 360mila euro all’anno, che tradotto per i cittadini oscilla dai 20 ai 70 euro in più all’anno in base al reddito, che servirà a far fronte a maggiori spese come nido e personale; in aumento anche e la Tari per le utenze domestiche.
Le tensioni in maggioranza
La maggioranza ieri sera aveva i numeri per approvare il bilancio, ma è bene sottolineare l’assenza di Maurizio Brambilla (Lega) e Domenico Trimboli (capogruppo della civica “del sindaco”). Ma i mal di pancia vanno avanti da più tempo e sono emersi a partire dal voto sulle opere pubbliche (con le due astensioni di Brambilla e Verga, mentre Trimboli era assente) a fine ottobre. Poi, un altro segnale a novembre al momento della presentazione del piano di diritto allo studio: «Votiamo favorevole al piano, già in forte ritardo, solo per un senso di responsabilità», aveva annunciato all’inizio della seduta Trimboli.
Nel consiglio di fine aprile, inoltre, la maggioranza non aveva il numero legale: dunque il consesso ha avuto dovuto contare sulla presenza dell’opposizione. In quell’occasione la maggioranza non aveva votato in maniera compatta la mozione presentata dal pentastellato Sozzi sul ripristino dell’area cani, in quanto Maurizio Brambilla (Lega) si era astenuto.
Personale e sociale: i nodi del bilancio
Tarantino ha sottolineato gli elementi positivi del bilancio: «Potremo fare le assunzioni, ci sarà possibilità in futuro di non avere carenze di personale; è previsto il sostegno a categorie fragili con la spesa del sociale, oltre all’aumento delle manutenzioni ordinarie».
Infatti, nel 2022 il Comune tornerà ad assumere 12 persone, per pore rimedio al tema della carenza di impiegati negli uffici che nell’ultimo anno ha messo in ginocchio l’amministrazione. Un capitolo ricco di spesa è sicuramente quello inerente al sociale: si parla di 680mila euro, con un incremento di 130mila rispetto allo scorso anno, per l’inserimento di minori e madri in comunità, 1 milione e 400mila euro per il sostegno ai ragazzi con disabilità nelle scuole e nelle strutture diurne (nel 2021 gli stanziamenti erano di 900mila euro), e l’aumento di 10mila euro per l’assistenza domiciliare.
Il muro dell’opposizione: “Bilancio debole”
Inutili gli appelli del sindaco Enrico Puricelli e di Tarantino all’opposizione per votare a favore del bilancio. «Il bilancio è stato un percorso lungo tortuoso, dove sono state fatte scelte non popolari ma necessarie – ha preso la parola il primo cittadino, prima delle dichiarazioni di voto – chiedo ai consiglieri un senso di responsabilità, perché la città deve ripartire. Vi conosco uno ad uno e so che ci tenete alla città, se riusciamo a far partire questo bilancio la città avrà un nuovo slancio».
Ma le sue parole non hanno smosso l’opposizione, che ha votato contro. «Il mio voto sarà contrario perché nel bilancio 2021 l’avanzo era di 1 milione e mezzo, erano sovrastimate le spese e sottostimate le entrate», ha affermato Alessio Sozzi (Movimento 5 Stelle), ritornando poi sull’Irpef. «Sull’Irpef non siamo d’accordo, mentre sulle spese sociali mi chiedo: quando finalmente riuscirete a ottenere l’abolizione del Reddito di cittadinanza, avete previsto quanti cittadini samaratesi verranno agli uffici comunali per chiedere sostegno e aiuto?».
Anche il gruppo di centrosinistra ha votato contro il bilancio. «Il nostro voto sarà contrario, fortemente convinto e determinato, perché riteniamo che dal 2010 questa sia la peggiore previsione che andiamo a votare perché in un momento così particolare e difficile per la cittadinanza», ha preso la parola Giovanni Borsani (Samarate città viva), «dove l’inflazione viaggia in maniera galoppante, andiamo ad aumentare le tasse e l’Irpe,f sfavorendo le fasce più deboli (20%, mentre del 5% per le fasce più alte), aumentiamo la Tari del 5% per tutti i cittadini. E poi diminuiamo la Tari del 10% per le imprese: mi chiedo se fosse il caso di fare questa operazione, capisco andare incontro al commercio al dettaglio, ma diminuirla anche al discount forse non era il caso».
A esprimere il voto non favorevole di Progetto democratico è stato il consigliere Tiziano Zocchi, che ha incentrato le critiche sulla debolezza strutturale del bilancio: « Il bilancio è debole. Ci vedo delle criticità importanti: le utenze, l’effetto del bando lumen. Mi preoccupa l’esplosione della spesa sociale, perché questo trend continuo è in salita e c’è il rischio che i numeri aumentino: io ho il dubbio che manchi il lavoro di prevenzione».
Al momento del voto, la maggioranza ha votato a favore (9 voti), mentre l’opposizione contrario (4 voti).
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