Al via la festa italo-svizzera: musica, bancarelle e il ritorno dello spettacolo pirotecnico
Giunta alla sua ventinovesima edizione, la festa che unisce il Varesotto al Canton Ticino potrà finalmente riproporre i fuochi d'artificio stoppati da due anni di pandemia.
Una festa nata da un gruppo di amici ormai 30 anni fa a simboleggiare l’unione e lo scambio sociale, prima che economico di un territorio. Quella Italo-Svizzera che si tiene alla fine di luglio è una celebrazione da sempre in grado di attrarre migliaia di persone, specialmente con il suo evento clou: lo spettacolo pirotecnico nel “golfo piccolo” del Lago Ceresio, che si stende da Caslano allo stretto di Lavena.
Presentata martedì 19 luglio presso la biblioteca di Lavena Ponte Tresa alla presenza del sindaco Massimo Mastromarino e del suo omonimo ticinese Piero Marchesi, primo cittadino di Tresa, oltre che dai rappresentati di ASD Ponte Tresa, la festa prevederà una tre giorni di musica, animazione, bancarelle che si snoderanno dal municipio di Tresa (CH) fino all’area feste di Lavena Ponte Tresa dal 22 al 24 di luglio.
La realizzazione di questa festa è stata resa possibile grazie all’impegno dell’associazione sportivo dilettantistica “ASD Ponte Tresa” che, tramite le parole di Stefano Meloro, ha voluto sottolineare come “Soprattutto il sostegno della società civile è stato qualcosa di incredibile. Per organizzare un evento così grande ci vogliono energie e finanziamenti. Per questo non possiamo che ringraziare di cuore tutti i commercianti che ci hanno creduto fortemente e l’hanno resa possibile. Tanti anche i volontari, con gioia diciamo anche giovani, che presteranno servizio durante le giornate di festa ognuno in base alle sue capacità. Un gioco di squadra che permette di realizzare qualcosa di grande.”
Dello stesso avviso anche il presidente della ASD Ponte Tresa, Mario Colabufo, per il quale “Organizzare questo evento, è stato qualcosa di straordinario. Era una cosa che mancava e che tutti tenevano a ripetere, speriamo di continuare su questa linea anche per far ripartire una zona reduce da due anni pesanti che hanno colpito la società e il paese. L’Unione fa la forza, speriamo sia questo un modo per ripartire”.
I due sindaci hanno, nei rispettivi interventi, sottolineato come questo sia un territorio strettamente interconnesso da svariati punti di vista e soprattutto il segnale di un ritorno alla normalità, dopo due estati di limitazioni a causa della pandemia, sia fondamentale per guardare avanti e pensare a tante iniziative congiunte sul piano turistico e commerciale.
Il fiume Tresa divide Italia e Svizzera, Foto di Giuseppe OdoniUn concetto che il sindaco Piero Marchesi ha ben sottolineato nel suo intervento, dove ha ribadito che “Aver rimesso in cantiere una organizzazione di questo tipo, nonostante il timore dell’organizzare una cosa del genere dopo due anni in cui anche il pensare di stare insieme era difficile, è qualcosa di grande. Il territorio insubrico ha una economia e un turismo interconnessi e anche una importante e pittoresca storia di contrabbando alle spalle. La festa vuole dire ci siamo, e ripartiamo. Soprattutto per l’Italia che ha vissuto una situazione molto dura di lockdown. Tanti aspetti ci uniscono, tanti ci dividono. Ma a livello locale si trovano poi spesso soluzioni più rapide che a livello nazionale, proprio per la vicinanza e i rapporti fra le persone. La festa Italo Svizzera è perciò un appuntamento importante per offrire alle persone un momento di normalità. Quindi grazie e buona festa!”
Massimo Mastromarino ha poi voluto suggerire un’immagine per rappresentare cosa sia questa manifestazione: “Dovete pensare al momento dei fuochi, dello spettacolo pirotecnico. In quel momento migliaia di persone si affacciano sul Lago Ceresio, quasi ad abbracciarlo. Lo fanno da Agno a Lavena, in migliaia: tutte quelle persone sono un unico, grande, pubblico. E i confini non si vedono e non si sentono nemmeno più. Anche per la nostra storia sociale e di rapporti umani questo è sempre stato un confine che ha unito e che ha fatto si che le persone al di qua e al di là si aiutassero – ha proseguito il primo cittadino – C’è bisogno di fare festa e di momenti di svago che diano il senso di appartenenza alla comunità, nel rispetto reciproco delle differenze. Rimettere in piedi una festa come quella Italo Svizzera è stato ambizioso, ma i fatti ci hanno dato ragione perché enti sociali, associazioni, commercianti hanno aderito con entusiasmo. Credo davvero che un paese riparta anche dai momenti di festa che portano senso di comunità e ottimismo.”
Lo spettacolo pirotecnico è previsto alle ore 23:00 di sabato 23 luglio, mentre per tutte le serate di venerdì, sabato e domenica ci saranno bancarelle, animazione, momenti musicali e punti ristoro nei due comuni di Tresa svizzero e Lavena Ponte Tresa.
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