L’aliquota della discordia in Consiglio comunale a Sesto Calende
Il gruppo di minoranza Sesto Calende 2030 commenta l'ultima seduta del Consiglio comunale che si è svolta nella serata di venerdì 29 luglio
Riceviamo e pubblichiamo questo commento del gruppo di minoranza Sesto Calende 2030 sull’ultima seduta del Consiglio comunale che si è svolta nella serata di venerdì 29 luglio.
Di solito i consigli comunali sul bilancio sono tecnici, lunghi e noiosi. Quello di ieri è stato invece una piacevole eccezione alla regola. Non solo perché il benvenuto ad un nuovo Consigliere è sempre una ventata di novità, ma anche grazie ad un siparietto tragicomico offerto dal capogruppo Colombo.
Nel dibattito sul bilancio abbiamo fatto notare che le tasse che gravano sui cittadini sestesi sono alte, ad esempio paghiamo l’addizionale Irpef comunale massima ammessa dalla legge (lo 0,80%) e che l’aliquota è unica per tutte le fasce di reddito. Colombo sosteneva che quanto da noi affermato non era vero e che venivano applicati scaglioni per fascia di reddito. Qualche sguardo confuso verso il tavolo della giunta, una veloce ricerca su internet e ha dovuto prendere atto che, mannaggia, è proprio vero! La tassazione Irpefdei sestesi è la massima applicabile per legge, ed è stato grazie anche al suo voto favorevole che l’Amministrazione da lui sostenuta ha aumentato le tasse nel 2020!
Lo sconcerto provato dal capogruppo nell’apprendere la notizia sarà l’occasione per considerare una riduzione delle tasse che gravano sui sestesi? Sarebbe bello ma non ci contiamo molto.
Tornando al tema principale di questo consiglio, abbiamo espresso voto contrario ad un bilancio che, anche dalla lettura del Revisore dei conti, denota alcune criticità. La più grave a nostro avviso è quella riferita ai crediti di dubbia esigibilità (soldi che l’Amministrazione deve incassare attraverso tasse, sanzioni e servizi erogati, ma che cittadini e aziende non hanno ancora pagato). Il Revisore ci dice che “Ai fini del calcolo non sono state comprese tutte le entrate di dubbia esigibilità sulla base di considerazioni puntuali effettuate sulla base di pareri legali ed elementi qualitativi delle poste escluse”.
Questo solleva preoccupazioni sul fatto che ci siano crediti di dubbia esigibilità (che probabilmente non verranno mai riscossi) che non sono stati opportunamente inseriti nell’apposito “Fondo Crediti Dubbia Esigibilità”, ma che sono ancora disponibili a bilancio per finanziare le spese. In parole povere, il bilancio del nostro comune potrebbe essere in parte basato su soldi che non saranno mai disponibili.
Abbiamo inoltre denunciato la mancanza di visione del futuro da parte di questa Amministrazione che ha fatto investimenti per una cifra pari a zero in capitoli come:
-tutela e valorizzazione dei beni
-politiche giovanili, sport e tempo libero
-turismo
-sviluppo sostenibile e tutela del territorio e ambiente.
Siamo assolutamente consci del fatto che di questi tempi sia difficile reperire risorse per investimenti, ma sono le scelte a fare la differenza. Il dato di fatto è che questa Amministrazione ha scelto di non investire su questi argomenti.
In fase di approvazione del bilancio 2021 proponemmo, attraverso emendamento, di installare il fotovoltaico sui tetti degli edifici amministrativi dimostrandone anche il vantaggio economico oltre la necessità ambientale. Questo emendamento venne ovviamente bocciato perché l’Amministrazione puntò tutto sul “project financing”. Risultato? Il fantomatico Project Financing è naufragato, i pannelli non sono stati installati, la guerra in Ucraina ha fatto schizzare i costi dell’energia elettrica alle stelle ed ora più che mai avremmo avuto bisogno di quei pannelli per abbattere la spesa energetica degli edifici comunali.
Abbiamo anche chiesto all’Assessore Colombo di contemplare la possibilità, come previsto dall’art 2 del d.lgs 23/06/2011 n118, di pubblicare il bilancio consuntivo semplificato per i cittadini. Crediamo che questo possa essere un mezzo per poter rendere più facile al cittadino la comprensione di documenti estremamente tecnici. Se spiegato in parole semplici e con qualche infografica, il bilancio potrebbe essere apprezzato anche da quelle persone che, pur non avendo una preparazione specifica sull’argomento, vogliono comprendere meglio il funzionamento della macchina amministrativa. Sarebbe uno strumento utile a diminuire il distacco sempre più marcato tra politica e cittadinanza.
Nello spazio dedicato alle comunicazioni, il Sindaco ha reso noti i nomi dei cittadini, associazioni e realtà produttive del territorio che riceveranno le benemerenze del premio Città di Sesto Calende. Nella sua premessa, il sindaco ha posto enfasi sul meccanismo delle candidature, che devono essere presentate dai cittadini, mentre i membri della giunta ne sono tassativamente esclusi. Quando tra gli assegnatari del premio è stata nominata la Enrico Colombo s.p.a. abbiamo compreso le motivazioni della premessa. Non abbiamo dubbi che la Enrico Colombo S.p.A. sia una delle realtà aziendali più solide ed importanti della Città, e che ci siano cittadini desiderosi di candidarla al premio. Facciamo però una riflessione sull’opportunità di scegliere tale candidatura rispetto ad un’altra, visto che l’Amministratore delegato è anche il capogruppo di maggioranza.
E’ proprio per fugare qualsiasi dubbio di questo genere, oltre che rendere il premio veramente rappresentativo della Città tutta, e non espressione della sola maggioranza in carica (che è l’unica ad avere voce in capitolo sulle assegnazioni), che chiedemmo di includere rappresentanti delle minoranze tra i membri della giuria. La proposta fu ovviamente bocciata. Il risultato è quello sotto agli occhi di tutti: di fatto il “Premio città di Sesto Calende” è diventato il “Premio della Giunta in carica”.
Abbiamo votato a favore della modifica del Regolamento sulla videosorveglianza, che prevede la possibilità di accesso diretto da parte delle forze dell’ordine alla banca dati della Polizia Locale di Sesto Calende per il controllo del passaggio di veicoli sospetti. Questo strumento, nel rispetto sempre della privacy dei cittadini, permetterà di rendere più celeri ed efficaci le indagini.
Favorevoli anche alla modifica di un altro regolamento, quello sulla consultazione popolare, che ora prevederà la possibilità di indire referendum cittadini 60 giorni prima e 6 dopo qualsiasi tornata elettiva ad esclusione solo di quelle amministrative. Questa modifica si è resa necessaria per evitare ulteriori ritardi rispetto alla decisione finale sul dove dovrà essere posizionato il mercato storico di Sesto Calende, che verrà probabilmente proposta per il mese di ottobre.
Abbiamo infine presentato la nostra interpellanza “Parco Europa: cura, potenzialità e progettualità” con la quale denunciavamo alcuni aspetti di degrado presenti del parco e chiedevamo a Sindaco e giunta quali sono i progetti in serbo per l’area. Anche qui siamo rimasti delusi. Il sindaco ha di fatto sorvolato sulla scarsa manutenzione di strutture e arredi. La necessità di qualche intervento è sotto agli occhi di tutti e richiederebbe veramente uno sforzo minimo. Ci spiace apprendere che non è nell’interesse di questa amministrazione porvi rimedio.
Anche la questione servizi igienici non verrà risolta. Per consentire l’apertura di quelli esistenti bisogna trovare qualcuno che li gestisca e l’Amministrazione non provvederà a farlo. Quindi dovremo rassegnarci ai bisogni espletati negli anfratti del parco, episodi deprecabili che di certo non contribuiscono al decoro dell’area. Una soluzione che ci permettiamo di suggerire: assegnare la cura dei servizi igienici durante il week-end al gestore di un furgone bar, con il duplice risultato di dotare l’area di un punto ristoro e aprire i servizi almeno nei fine settimana.
Ma è stata soprattutto il concetto di progettualità legata al Parco Europa di questa amministrazione a deluderci. Il sindaco ci ha parlato solamente della volontà di ristrutturare la “palazzina ufficiali” e delle difficoltà a reperire i milioni di euro necessari. Da buon architetto, Buzzi pensa solamente a progetti faraonici. Potrebbero esserci infiniti altri progetti attuabili nel Parco Europa senza aspettare di avere milioni a disposizione. Nell’interpellanza avevamo indirettamente proposto:
- nuove attrezzature (altre fontanelle o simili)
- creare nuove aree tipo percorsi vita oppure aree coperte/scoperte per dare la possibilità a gruppi o scolaresche di farvi attività didattica o ricreativa j)
- potenziare gli eventi culturali o turistici
- iniziative o interventi legati alla didattica e alle scuole
Piccole cose, relativamente economiche, che consentirebbero di valorizzare ulteriormente l’area. Anche in questo caso sono le scelte a fare la differenza, e questa Amministrazione ha scelto, almeno per ora, di non investire sul Parco Europa.
Mirko Migliarino – Sesto 2030
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