
Nonno Luigi, il pensionato cicerone che racconta Biandronno e l’Isolino
Ha costruito modelli di palafitte e capanne. Esperto di storia e geologia, ha raccolto le sue lezioni in quaderni che gli servono durante le uscite didattiche

Una vita di lavoro nell’edilizia, a costruire la vita di chi popolerà il futuro, e una volta arrivata la pensione ecco che sboccia la passione per quello che riguarda il passato: sapere, conoscere di cosa è fatta la terra dove ha sempre abitato qualcuno. Una passione che ora ha trasformato in un novello cicerone Luigi Zabatini, residente a Biandronno, dove sorge uno dei principali siti palafitticoli dell’arco alpino che dal 2011 ha laureato questi luoghi come patrimonio dell’umanità.

Ma attenzione: Luigi non è un accademico (e neppure una guida professionista), e fa la guida per piacere e si mette a disposizione du chiunque voglia saperne di più sui dintorni senza avere velleità scientifiche: piuttosto preferisce raccontare la storia dei luoghi in maniera un po’ a modo suo, senza troppe date, manuali e parole da professoroni. Per farlo ha realizzato anche alcuni modelli che ricostruiscono palafitte e capanne e assieme alla figlia ha creato una associazione di promozione sociale, quindi senza scopo di lucro che attraverso un sito offre di accompagnare chi ne abbia voglia a fare qualche gita sul lago e sull’Isolino Virginia ma anche nei dintorni dal momento che fra l’Isolino e le altre zone costiere e più interne di Biandronno vennero rinvenuti insediamenti abitativi che risalgono al Neolitico e all’età del Bronzo.
Così ecco che chiunque può catapultarsi dentro “una giornata nella preistoria”, che è il titolo di una delle offerte legate alla valorizzazione del territorio dell’associazione “Voi siete qui”, nome dato a questa avventura. Oppure è possibile farsi una “passeggiata e chiaccherata sull’Isolino”, altra proposta lanciata da nonno Luigi e dalla figlia Silvia, che lo aiuta e lo asseconda nei suoi viaggi del tempo. Per spiegare i segreti di una storia così lontana nel tempo Luigi ha creato i “Quaderni di Biandronno”, una sorta di piccolo manuale illustrato che serve a spiegare con parole semplici e illustrazioni in che modo si è formato il territorio, come vivevano le popolazioni del passato – per questo i modelli di palafitta e di capanna in scala 1:5 – e quali studi sono stati fatti. Per esempio nel quaderno numero 7 viene spiegato il modo di vivere sulla palafitte, l’uso degli utensili e la loro fabbricazione e la scoperta di questo mondo perduto che risale al Diciannovesimo secolo.

Scrive Luigi: «L’isola ed il circondario preistorico risorgono intorno al 1860: in epoca pionieristica per le ricerche, studiosi intrapresero verifiche sui nostri laghi dopo il rinvenimento di oggetti simili pochi anni prima sul lago di Zurigo. Così nel 1863 Antonio Stoppani, sostenuto dalla famiglia Ponti, proprietaria del lago di Varese e dell’isola, e Innocenzo Regazzoni nel 1876- 1877 diedero inizio agli studi che hanno portato ad individuare resti dell’era preistorica e dell’età della pietra nel nostro territorio».
Nonno Luigi si è perdutamente appassionato di geologia ed è vivo il suo confronto con esperti e professori della materia, coi quali si confronta anche sulle teorie legate a quanto ancora c’è da scoprire sul lago.
Associazione di promozione sociale VOI SIETE QUI
via Papa Giovanni XXIII, 17 – 21024 Biandronno (Va)
www.associazionevoisietequi.
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