Paitoni, il gip di Varese dice “no“ alla perizia psichiatrica

Respinta la richiesta del difensore con n’ordinanza nella quale si ripercorrono i momenti dell’omicidio dai quali risulterebbe lucidità

Davide Paitoni

Nessuna perizia psichiatrica per Davide Paitoni, l’uomo di 40 anni a processo per l’omicidio del figlio, Daniele, di 7 anni avvenuto nella casa del padre a Morazzone dove lo stesso Paitoni era agli arresti domiciliari per il tentato omicidio del collega.

Il difensore, Stefano Bruno, aveva inoltrato al giudice per udienza preliminare una richiesta di esecuzione di perizia psichiatrica, richiesta cassata dal magistrato. La decisione è maturata attraverso un’ordinanza nella quale vengono ripercorsi gli eventi legati sia all’omicidio del figlio, sia al tentato omicidio dell’ex moglie, ma anche per il piano orchestrato per tentare di assicurarsi la fuga (venne catturato dai carabinieri al confine con la Svizzera, in una zona boschiva della Valceresio).

Di fatto, il ragionamento in diritto del giudice Giuseppe Battarino riguarderebbe le modalità con le quali è stato perpetrato l’omicidio che denotano lucidità, modalità sufficientemente chiare, inconfutabili.

«Reitererò la richiesta in udienza preliminare», è stato il commento del difensore Stefano Bruno, che aveva presentato la richiesta di perizia che si fondava su di una consulenza psicologica da cui emergerebbero a carico di Paitoni disturbi mentali.

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Pubblicato il 11 Luglio 2022
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