Come rintracciare la valigia in caso di smarrimento, sfruttando la tecnologia

L'augurio è che nessuno di questi dispositivi sia mai necessario per rintracciare la propria valigia, ma, come diceva un vecchio adagio, la prudenza non è mai troppa e potrebbe contribuire a migliorare la propria esperienza in vacanza

Generico 25 Jul 2022

Come proteggere la valigia e tracciarla in caso di necessità: Apple AirTag e le alternative.

Può capitare ai viaggiatori di arrivare a destinazione durante le vacanze e scoprire che la propria compagnia aerea ha smarrito i bagagli personali, il cui “recupero” potrebbe avvenire con tempistiche lunghe: spesso il problema principale è quello di capire dove effettivamente sia la valigia, prima di poter organizzare la sua consegna.

Una soluzione che garantirebbe di avere un maggior controllo della situazione possono essere i cosiddetti tracker: sono oggetti che vengono inseriti all’interno di un bagaglio e che servono per recuperare la posizione GPS e quindi per capire dove sia l’oggetto smarrito. Ne esistono diversi, tra cui il più famoso AirTag di Apple, ma bisogna conoscerne bene il funzionamento, per capirne fino in fondo anche i limiti. Per sapere come rintracciare la propria valigia e tenere sotto controllo il percorso che effettua, abbiamo realizzato una lista dei migliori sistemi di localizzazione oggi disponibili.

AirTag di Apple
AirTag di Apple è un minuscolo accessorio dalle dimensioni di una moneta che supporta la connessione Bluetooth e consente ai possessori di iPhone di conoscere costantemente la posizione degli oggetti (borse, zaini, valigie, chiavi ecc) a cui è abbinato attraverso l’utilizzo dell’app Dov’è. Affinché il dispositivo svolga correttamente il suo compito è necessario effettuare la configurazione seguendo pochi semplici passaggi. L’utente dovrà: avvicinare l’AirTag all’iPhone, selezionare la voce “Connetti” e seguire le istruzioni; dopodiché, ultimato il processo, bisognerà assegnare un nominativo al dispositivo e inserirlo/legarlo all’oggetto che si vuole tracciare. A questo punto l’AirTag sarà registrato e visibile nell ’app Dov’è , all’interno della sezione “Oggetti”. Attraverso l’applicazione l’utente sarà in grado di far “squillare” il tracker per renderlo facilmente individuabile. Questa funzione è attivabile solo se il dispositivo è situato all’interno dell’area di ricezione del bluetooth dell’iPhone collegato. Se così non fosse, allora il tracciamento e la rilevazione della posizione del device dovrà avvenire sfruttando la community di Dov’è: il proprietario infatti riceverà un messaggio solo nell’evenienza in cui AirTag entrerà all’interno del raggio di azione della rete bluetooth di un altro smartphone Apple; quindi in assenza di iPhone, non verrà “lanciato” alcun segnale.

Le alternative

Oltre ad AirTag, a cui va riconosciuto il merito di aver dato la spinta decisiva al mercato dei tracker, il mercato offre numerose valide alternative.

Tile Mate e Tile Pro
Tile Mate e Tile Pro sono due tracker di assoluta affidabilità, compatibili sia con dispositivi Android che con dispositivi Apple. Il meccanismo di funzionamento è pressoché identico a quello di AirTag: una volta “usciti” dal campo di ricezione bluetooth, il tracciamento dipende dalla presenza o meno nelle vicinanze di altri utenti della community Tile. I due device si differenziano per l’estensione della grandezza del campo di ricezione bluetooth: la versione Mate ha un limite di 60 metri; la versione pro raggiunge invece i 120 metri.

Filo Tag
Filo Tag è un device che non fa affidamento a nessuna app o community, quindi funziona esclusivamente se posizionato all’interno del campo di copertura bluetooth del device a cui è associato. Un buon dispositivo, ma con un limite non indifferente. L’accessorio supporta l’abbinamento sia a Android che iPhone.

Chipolo One
Chipolo One lavora come la grande maggioranza dei dispositivi del suo genere (AirTag compreso), sfruttando quindi la tecnologia bluetooth nelle vicinanze, l’app e la community se posizionato oltre il raggio d’azione dello smartphone a cui è abbinato. Il device è compatibile anche con Alexa, Google Assistant e Siri e può essere associato sia a device Android che ad iPhone.

Vodafone Curve
Vodafone Curve è uno smart tracker di grande valore, che utilizza contemporaneamente più tecnologie per garantire un tracciamento di qualità:lavora infatti attraverso l’uso del sistema GPS, associato a WiFi, rete cellulare e connessione Bluetooth. Sfruttare contemporaneamente queste tecnologie provoca però un rapido consumo della batteria. Un altro aspetto che potrebbe “disinvolgiare” una persona dall’acquistarlo è rappresentato dalla necessità di sottoscrivere un abbonamento Vodafone per poter usufruire del servizio.

L’augurio è che nessuno di questi dispositivi sia mai necessario per rintracciare la propria valigia, ma, come diceva un vecchio adagio, la prudenza non è mai troppa e potrebbe contribuire a migliorare la propria esperienza in vacanza.

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Pubblicato il 28 Luglio 2022
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