A Brenta in arrivo sanzioni per chi non cura siepi e piante al confine con le strade
Il sindaco Gianpietro Ballardin ha firmato un'ordinanza perché i privati curino con maggiore attenzione il verde, così da non creare problemi alla comunità
Il sindaco di Brenta Gianpietro Ballardin ha chiesto agli agenti della Polizia Municipale di attivarsi per il rispetto dell’ordinanza che impone una cura delle siepi e delle piante che sono poste a confine delle sedi stradali, in primo luogo per consentire il rispetto del diritto di passaggio sia pedonale che viario che viene intralciato dall’incuria di chi non taglia il proprio verde, in secondo luogo per evitare che i rami delle piante poste ai confini dei cigli stradali possano creare danni veicolari o intasamenti alle tombinature per effetto di foglie o aghi di pino che impediscono il corretto deflusso delle acque meteoriche, in un periodo di probabili e forti temporali.
«Si ricorda – scrive il primo cittadino in una nota – che la normativa prevede che Art. 29 del C.d.S “I proprietari confinanti hanno l’obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada o l’autostrada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che nascondono la segnaletica o che ne compromettono comunque la leggibilità dalla distanza e dalla angolazione necessarie. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 173,00 ad euro 695,00».
«Si ricorda inoltre – prosegue la nota – che: in forza dei poteri conferitigli dalla legge, con l’ordinanza il Sindaco impone, a tutti i proprietari dei terreni confinanti con le aree pubbliche, di eseguire la potatura delle siepi, il taglio dei rami, la pulizia della strada e ogni attività necessaria a rendere sicura e fruibile l’area pubblica, avvertendoli che, in mancanza, sarà applicata la sanzione e che tali operazioni saranno svolte dall’amministrazione stessa, con addebito delle spese a carico dei proprietari dei terreni. In ogni caso, se non si osservano gli obblighi e gli ordini dell’autorità suddetti, si rischia di rispondere, civilmente o penalmente, dei danni e degli illeciti che, eventualmente, ne derivino».
Il Sindaco chiede inoltre alle proprietà di considerare con maggiore attenzione anche la condizione dei muri delle proprietà private poste a confine dei cigli stradali che si presentano in condizioni precarie tali da necessitare una manutenzione che allo stato attuale risulta nulla o carente.
«La normativa – scrive – in questo caso prevede all’Art. 30 del C.d.S.: “I fabbricati ed i muri di qualunque genere fronteggianti le strade devono essere conservati in modo da non compromettere l’incolumità pubblica e da non arrecare danno alle strade ed alle relative pertinenze”. Chiunque non osserva le disposizioni di cui sopra è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 422,00 ad euro 1.697,00. Va considerato che i fabbricati e i muri di qualsiasi tipo che si trovano al lato delle strade devono essere conservati in modo da non compromettere l’incolumità pubblica e da non arrecare danno alle strade ed alle loro pertinenze. La Corte di Cassazione, sentenza n. 18258/2015, in tema di costruzione di opere di sostegno a tutela delle strade, ha stabilito che il proprietario del terreno adiacente alla strada è tenuto a provvedere alla manutenzione dell’opera di sostegno realizzata lungo la stessa».
Agli Agenti che stanno controllando in questo periodo la situazione ed i luoghi dove esistono i contesti sopra richiamati, il sindaco ha chiesto di agire applicando in un tempo limitato la norma della tolleranza e dell’invito ad applicare il rispetto della condizione generale, considerando che a suo tempo era già stata distribuita ai proprietari copia dell’ordinanza e che nel tabellone luminoso posto all’ingresso del paese da un po’ di tempo compare la scritta con l’avviso dei controlli in atto.
Il tempo però non sarà infinito e, trascorso il minimo necessario affinché i proprietari possano intervenire, si darà avvio al percorso sanzionatorio previsto dalle misure economiche necessarie alla possibilità di intervento senza che questo costo possa ricadere a danno delle finanze pubbliche.
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