Si chiude la stagione sperimentale del lago di Varese: al lavoro per la balneazione totale nel 2023
Con il 31 agosto si chiudono i due mesi di "balneabilità sperimentale" del lago a Bodio e a Schiranna: "Valori di attenzione mai superati, è successo pieno" spiega l'assessore all'ambiente Raffaele Cattaneo
Si conclude oggi, 31 agosto, il periodo sperimentale di apertura della balneazione sul Lago di Varese, più precisamente nei due punti di Varese Schiranna e Bodio Lomnago: da domani, primo settembre, il lago tornerà nella sua condizione normale, cioè non balneabile, ma il periodo di sperimentazione ha permesso di scoprire che una balneazione, controllata e idonea alle valenze ambientali del lago, è decisamente possibile.
«Nei prossimi giorni avremo a disposizione tutti i dati di monitoraggio raccolti in questi due mesi da ATS Insubria, ma i dati raccolti confermano un andamento altamente positivo nel periodo – Spiega Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e clima della regione Lombardia – Lo si può considerare un assoluto successo: i valori provenienti dai dati raccolti, peraltro con una frequenza molto più alta del normale, restano infatti non solo al di sotto di tutti i limiti normativi, ma anche delle nostre soglie di attenzione, confermando la piena balneabilità del lago.
I dati di monitoraggio, ancora parziali, pubblicati e aggiornati sul sito di Regione Lombardia, dedicato all’AQST “Lago di Varese” (www.lagodivarese.regione.lombardia.it), mostrano in questi di mesi di balneabilità il rispetto di tutti i parametri monitorati per la balneazione: «I dati riferiti ai cianobatteri risultano dalle 5 alle 10 volte inferiori ai limiti di legge, le tossine algali monitorate presentano valori addirittura compatibili con la potabilità; i parametri microbiologici (enterococchi e escherichia coli) sono quasi sempre oltre 10 volte inferiori ai limiti di legge» sottolinea Cattaneo.
Anche il sistema di allerta precoce a supporto della balneazione, basato principalmente sui dati provenienti dalla boa limnologica (pH, ossigenazione e ficocianina), raccolti da ARPA Lombardia, non ha mai mostrato valori tali da ipotizzare una possibile presenza di fioriture algali in evoluzione o in atto. Tali dati sono confermati dai bollettini prodotti ogni 10 gg dal CNR IREA, utilizzando i dati provenienti dal monitoraggio satellitare, che hanno rilevato concentrazioni medie di clorofilla contenute con valori attorno ai 10 mg/l e l’assenza di fioriture algali da cianobatteri.
«Dopo le segnalazioni di cittadini privati in punti diversi dalle spiagge balneabili, abbiamo effettuato anche altri prelievi proprio nelle località segnalate: non sono però stati evidenziati dati difformi da quelli relativi ai prelievi alle 5 località monitorate – ha concluso l’assessore – Ora quindi amministrativamente si ritorna alla non balneabilità, ma dal punto di vista della qualità delle acque possiamo dire che il lago può essere tranquillamente balneabile. Alla prossima riunione di coordinamento, che immagino avverrà dopo le elezioni, si potrà quindi cominciare a discutere e pianificare la possibilità di una balneazione di tutto il lago per l’anno prossimo».
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