Giuseppe Rosafio, dai successi nello sport alla benemerenza di Saronno: “Inaspettata ma bellissima”
40 anni, da 12 non vedente, sarà uno dei premiati della "Ciocchina 2022". Un riconoscimento per i suoi risultati tra atletica e baseball, ma anche tante iniziative di sensibilizzazione per aiutare gli altri
Sport, eventi e iniziative di sensibilizzazione. Giuseppe Rosafio non si ferma mai e per questo sarà uno dei protagonisti della “Ciocchina 2022”, la benemerenza civica che il Comune di Saronno gli conferirà nella cerimonia di sabato 22 ottobre. Insieme a lui ci saranno Andrea Leanza, suor Fausta e suor Annunciata, Luciano Cairati e Paolo Strano.
Per l’occasione ci siamo fatti raccontare la sua vita, tra passato, presente e un futuro ancora ricco di scoperte e traguardi da raggiungere.
Giuseppe, ci racconti il suo percorso per arrivare a questo traguardo
Sono Giuseppe, ho 40 anni precisi, da 12 non vedente. Ho fatto 18 operazioni chirurgiche e una malattia molto rara mi ha fatto diventare non vedente. Tra i vari lavori che mi sono dovuto inventare ho affrontato un tirocinio di 5 anni nel comune di Saronno e ora, dopo aver passato un concorso pubblico per normodotati, sono riuscito a farmi assumere, anche se per ora è solo un contratto temporaneo. Negli ultimi 6 anni mi sono dato da fare: ho organizzato circa 25 cene al buio sul territorio saronnese con quasi un migliaio di partecipanti, coinvolgendo anche i comuni limitrofi. In una di queste serate ho conosciuto Gaetano Marchetto, che nel 2018 mi ha fatto entrare nel mondo del baseball per ciechi. A Malnate con i Patrini ho vinto subito scudetto e Coppa Italia, poi mi sono ripetuto l’anno dopo a Milano con i Thunder’s. Nel 2020 sono tornato a giocare con la squadra malnatese, della quale sono capitano. A settembre ho vinto con l’Italia il torneo internazionale di baseball per ciechi nei Paesi Bassi. Nel mondo dell’atletica ho vinto la medaglia d’oro nei 60 piani nei campionati assoluti indoor; nel 2020 sono stato campione italiano sui 100 e 200 metri e nel 2021 sono arrivato secondo in entrambe le gare.
Come ha reagito alla notizia di questo riconoscimento da parte del Comune di Saronno?
La cosa è stata inaspettata ma bellissima, un segnale meraviglioso da parte dell’amministrazione. Avevo invitato l’assessore allo sport Gabriele Musarò a vedere una partita dei Patrini, ed è venuto a Malnate. Questo premio è sicuramente il riconoscimento di tanti anni di impegno per la città, sia con le iniziative di sensibilizzazione per bambini con percorsi tattili e sonori, sia per quello che ho raggiunto nello sport. In tantissimi mi conoscono a Saronno e sono contentissimo perché a me preme che una persona, nonostante tutto, possa divertirsi e fare bene. Sono riuscito a portare lustro alla mia città e spero vivamente che tante altre persone come me possano sentirsi incentivate a fare, non affossarsi ma dare sempre il proprio meglio.
E nel futuro cosa la aspetta?
Riguardo allo sport l’idea è sempre quella di cercare nuovi atleti e tanti altri giovani che hanno voglia di fare. Chissà che negli anni prossimi io e altri veterani ci faremo un po’ da parte per lasciare spazio a loro. Ma io non mi fermo: mi sto preparando per partecipare ai campionati indoor assoluti di atletica 2023 con la mia nuova guida Davide Brizzo e spero di ottenere altri buoni risultato. Senza dubbio negli anni a venire c’è la volontà di sperimentare qualcosa di nuovo, che sia sci di fondo, canottaggio o qualche altra disciplina.
Riguardo alle persone che saranno con lei a ricevere la “Ciocchina”, cosa può dire?
È strano perché le conosco bene tutte e ho incontrato ognuno di loro nel percorso della mia vita. Penso che ci sono tanti modi per arrivare a un fine positivo, la dimostrazione che se fai del bene alla fine le strade si incrociano.
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