Impresa della Pro Patria, in 10 rimonta la Pro Vercelli al 91′

Esplode di gioia lo Speroni: la Pro Patria vince 2 a 1 e sale a 11 punti. Tra l'87 e il 91' Saporetti e Nicco rispondono a Perrotta e ribaltano il destino di un match che sembrava già scritto

Pro Patria - Pro Vercelli 2 a 1 (2.10.2022)

Una di quelle domeniche che a lungo sarà ricordata allo Speroni di Busto Arsizio. Contro la Pro Vercelli la Pro Patria compie un autentico miracolo sportivo e in pieno recupero ribalta il punteggio superando 2 a 1 le bianche casacche piemontesi. (servizio fotografico di Roberta Corradin)

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Sotto di uomo (espulso Vaghi al 85′) e di un gol (Perotti al 33′), i tigrotti biancoblù scampano alla sconfitta e in appena quattro minuti, tra l’87 e il 91′, insaccano due volte a rete sotto la curva della Pro Vercelli grazie a una zampata di Saporetti su corner a un siluro sul primo palo di Nicco.

Lo Speroni esplode di gioia, anche perché con i suoi 11 punti la Pro Patria adesso è ad appena tre distanze dalla capolista Novara, in attesa del Padova.

Vargas dopo la rimonta sulla Pro Vercelli: “Ci abbiamo sempre creduto”

FISCHIO DI INIZIO

Con due dei tre centrali di difesa (Lombardoni e Sportelli) ai box, Vargas deve stravolgere la difesa della Pro Patria:  per la quinta volta su sei partite Saporetti gioca a sinistra e il terzino Vaghi si posiziona dietro nella difesa a tre, per lui ormai un’abitudine. Sulla fascia destra Citterio vince il ballottaggio con Perotti, confermati invece tutti gli altri titolarissimi di questo inizio di stagione, compresa la coppia d’attacco sp, che sta per special ma soprattutto per Stanzani/Piu.

Alla ricerca della prima vittoria lontano da Vercelli, Paci cambia ancora le carte del suo 343, rinunciando all’ariete Comi e al backup Gatto a favore di un tridente tutto estro e fantasia composto da Mustacchio, Vergara e Della Morte. Novità sulle batterie laterali, con Iotti spostato a destra, Anastasio in postazione a sinistra a fare da conchiglia ai due mediani “cuore, muscoli e cervello” Calvano e Saco, impressionante la stazza di quest’ultimo.

PRIMO TEMPO

Come nelle migliori puntate di Game of Thrones (dove o vinci o muori, non c’è altra possibilità) i primi venti minuti servono alla Pro Patria per gettare le basi dell’impresa, anche se tra i botti finali e il traguardo sempre “a sorpresa” c’è la mastodontica montagna da scalare a passo lento e indigesto, magari con un cast dei personaggi quasi del tutto stravolto rispetto al fischio di inizio. Come da copione, i bustocchi iniziano bene la partita ma senza incidere e capitalizzare le chance (dei 9 gol messi a segno nessuno è arrivato prima della mezzora). Il giro di vite è l’occasione sprecata al 20′ da Stanzani, che già settimana scorsa, dopo il pareggio contro il Renate, aveva fatto un mea culpa in sala stampa: il numero #7 spara addosso all’estremo portiere bicciolano Rizzo dopo una giocata in orizzontale di Brignoli verso Nicco, che con un guizzo era riuscito a pescare proprio Stanzani in ottima posizione dentro l’area, sulla sinistra.

La Pro Vercelli tasta con mano il pericolo e si compatta, provando a sfondare sulla fascia destra della Pro Patria, dove in fase difensiva il duo Vaghi/Citterio sembra essere ancora “in Beta“. Se il primo, ammonito al 21′, filtra fino all’ultimo con il rosso (che rimedierà solo al 85′ per direttissima), il secondo su un calcio di punizione al 33′ si perde completamente la marcatura di Perrotta: backdoor cestistico e stoccata di prima del difensore sul palo difeso da Del Favero, che a momenti non sputa fuori un pallone già in rete. Ospiti in vantaggio alla prima vera occasione dopo giusto qualche spauracchio da fuori area di Calvano, nulla che avesse realmente impensierito i tigrotti.

Messo il fieno (e il riso) in cascina, la Pro Vercelli si arrocca in difesa con l’obiettivo di portare a casa tre punti preziosi.

SECONDO TEMPO

L’atarassia dell’allenatore della Pro Patria è imperscrutabile. Forse è questa l’arma segreta di un uomo silente e calcolatore, nel senso buono del termine. I tre cambi giocati a inizio ripresa (tre il 46′ e il 57′) sono infatti vincenti: i poco ispirati Piu e Stanzani lasciano spazio ai più concreti Castelli e Chakir, un vispo e galoppante Perotti fa invece rifiatare un Citterio appesantito dai sensi di colpa. Pur senza sfondare la rete la prima punta si muove molto bene andando a recuperare la palla vicino al dischetto della metà campo e permettendo alle mezzali di agire più vicine alla porta di Rizzo, merito anche della gamba di Castelli: l’ex Villareal spesso si allarga a sinistra per dialogare con Ndrecka, che così ha la possibilità di farsi vedere in avanti sul corridoio mancino.

Il pareggio però non arriva. Al contrario, a 5′ minuti dalla fine un disastro di Vaghi sembra compromettere quanto costruito tra i primi venti minuti e l’ultimo terzo di gara: controllo difettoso su retropassaggio e fallo da ultimo uomo su Della Morte. Mastrodomenico mostra il rosso diretto, senza passare dal via.

Potrebbe essere la pietra tombale sulla partita, la classica crisi prima dell’epilogo a lieto fine, perché il cuore tigrotto non muore mai. Vargas “improvvisa” per necessità la difesa a quattro (Ndrecka Boffelli Saporetti Perotti), anche se nonostante l’inferiorità numerica la sua squadra passerà tutto il finale di partita in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva. All’89’ su calcio d’angolo Boffelli con la forza della disperazione incorna la sfera sulla traversa, il compare Saporetti è però lì pronto a raccogliere i frutti non del furore, ma di un ottimo inizio di stagione.

Il pari (1-1) infiamma lo Speroni e, due minuti più avanti, il miracolo sulla strada Ca’ Bianca è completo. Sull’onda dell’entusiasmo Ndrecka entra in area e furbescamente tenta di alzare il pallone sulle braccia di Cristini; la palla, deviata dal difensore delle bianche casacche, finisce nella terra di nessuno, dove un vorace Nicco può avventarsi e calciare un siluro che spacca la porta. Il numero #10 non fa in tempo a concludere la propria esultanza “Ninna-Nanna” che viene travolto da un’altra onda, quella delle magliette della Pro Patria.

Non vogliamo sapere a quanto era quotata dai bookmakers la vittoria biancoblù appena 180 secondi prima.

Pro Patria – Pro Vercelli in diretta

IL TABELLINO

AURORA PRO PATRIA 1919 – PRO VERCELLI    2 – 1  (0 – 1)

Marcatori: 33′ p.t. Perrotta (PRV); 44′ s.t. Saporetti (PPA), 46′ s.t. Nicco (PPA)

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 17 Citterio (12′ s.t. 21 Perotti), 10 Nicco, 8 Brignoli (42′ s.t., 25 Ferri (28′ s.t. 20 Gavioli), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (1′ s.t. 30 Castelli), 27 Piu (1′ s.t. 26 Chakir).

A disposizione: 12 Mangano, 22 Cassano, 14 Bertoni, 16 Fietta, 18 Piran, 24 Caluschi, 28 Badnjevic. All. Vargas.

PRO VERCELLI (3-4-2-1): 12 Rizzo; 33 Silvestro, 4 Cristini, 5 Perrotta; 17 Iotti, 94 Saco (12′ s.t. 20 Louati), 23 Calvano, 32 Anastasio (24′ s.t. 21 Renault); 7 Mustacchio (12′ s.t. 38 Arrighini), 30 Vergara (20′ s.t. 11 Gatto); 99 Della Morte.

A disposizione: 1 Valentini, 26 Rigon, 2 Masi, 3 Gentile, 6 Corradini, 10 Comi, 27 Macchioni, 29 Iezzi, 40 Guindo. All. Paci.

ARBITRO: Leonardo Mastrodomenico di Matera (Nicola Morea della Sezione di Molfetta e Alessandro Rastelli della Sezione di Ostia Lido. Quarto Ufficiale Stefano Calzolari della Sezione di Albenga).

Angoli: 2 – 1.

Recupero: 1′ p.t. – 6′ s.t.

Ammoniti: Vergara, Perrotta, Gatto (PRV); Stanzani, Vaghi, Chakir, Brignoli, Nicco (PPA).

Espulsi: Vaghi (PPA) al 41′ s.t. per fallo da chiara occasione da gol.

Note: Giornata mite e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni.

Spettatori: 645.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 02 Ottobre 2022
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