Attenti a quei due. Magrini e Vitiello ai vertici del Varesotto
Poco più di un secolo in due. Marco Magrini è del 1960, Mauro Vitiello più giovane di vent'anni. Saranno loro due a guidare il nostro territorio per i prossimi anni, sono i presidenti della Provincia e della Camera di commercio
Poco più di un secolo in due. Marco Magrini è del 1960, Mauro Vitiello più giovane di vent’anni. Saranno loro due a guidare il nostro territorio per i prossimi anni.
In due giorni i vertici dei più importanti enti pubblici, la Provincia e la Camera di commercio hanno due nuovi presidenti. Le loro nomine non sono frutto della scelta diretta dei cittadini perché Magrini guiderà Villa Recalcati in virtù delle scelte degli amministratori dei comuni, mentre Vitiello è stato scelto dai 25 consiglieri dell’ente camerale espressioni delle associazioni economiche e delle forze sociali.
L’elezione di Marco Magrini è frutto di un accordo tra tanti amministratori di piccoli centri, leader di liste civiche e parti del centro sinistra guidato dal Pd. Il nuovo presidente è un dirigente dell’Ats Insubria e ha ricoperto numerosi incarichi politici in diverse realtà locali.
Mauro Vitiello fa parte di Confindustria Varese ed ha un’azienda tecnologica a Caronno Pertusella. È stato presidente di Promovarese, azienda della Camera di commercio ed è il secondo presidente più giovane in Italia.
La scelta di loro due è interessante anche per ragioni territoriali. Il Presidente della Provincia vive in Valcuvia e ha una buona conoscenza del nord e delle valli che hanno diverse caratteristiche tra cui le zone montane e di frontiera. In quell’area sono presenti un grande numero di piccoli comuni e le condizioni economiche sociali sono molto differenti dal resti del Varesotto. La conoscenza di Magrini si estende grazie alla sua attività professionale nel mondo sanitario.
Il Presidente della Camera di commercio ha un legame stretto con la zona sud della provincia, ma anche lui, grazie alle precedenti esperienze associative, ha una conoscenza più diffusa del territorio. Inoltre la sua attività economica lo ha portato ad avere consapevolezza delle realtà che vivono le imprese e i lavoratori.
I due hanno tutte le caratteristiche per muoversi da subito con sicurezza sui temi centrali che riguardano i vari aspetti che i rispettivi enti devono assicurare. La provincia ha una ricchezza diffusa, ma da tempo perde posti e presenta problematiche delicate in campo economico sociale. Ci sono tutte le condizioni perché si possa far bene, ma una delle premesse è cercare di costruire progettuali condivise tra i due enti coinvolgendo le amministrazioni comunali, le due università e le diverse realtà sociali del territorio.
Ai due presidenti auguriamo buon lavoro con la disponibilità di impegnarci per dare sempre più valore al nostro territorio.
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