Isola Mauritius: come prepararsi al viaggio

Quella di Mauritius è una meta turistica davvero spettacolare: si tratta di un’isola bagnate dalle acque dell’Oceano Indiano famosa tra l’altro per la sua barriera corallina, per le sue lagune e per le sue magnifiche spiagge

Mauritius

Quella di Mauritius è una meta turistica davvero spettacolare: si tratta di un’isola bagnate dalle acque dell’Oceano Indiano famosa tra l’altro per la sua barriera corallina, per le sue lagune e per le sue magnifiche spiagge. Il consiglio è di trovare un pacchetto offerte il più possibile vantaggioso, come quelli che vengono messi a disposizione da Turisanda. Per quel che riguarda il periodo da privilegiare per organizzare una vacanza da queste parti, il consiglio è di partire fra luglio e settembre, dal momento che in questi mesi si ha a che fare con un clima per nulla afoso e, anzi, temperato. Se si ha in mente di dedicarsi al surf, agosto è il mese da preferire. Qualora, invece, ci si voglia cimentare nello snorkeling, conviene viaggiare a dicembre, così da essere certi di trovare un mare poco mosso, con acque limpide e calde.

Precauzioni importanti

Sarebbe preferibile evitare, invece, i mesi compresi tra gennaio e aprile, dal momento che il clima è piuttosto afoso e caratterizzato da frequenti precipitazioni, per quanto esse durino non più di qualche ora. Ma che cosa si deve mettere in valigia prima di partire per Mauritius? Prima di tutto le infradito, da indossare anche in acqua a causa dei fondali sassosi; non bisogna dimenticarsi, poi, di un adattatore inglese da impiegare per le spine da inserire nella presa della corrente. Nel caso in cui non si abbia molta dimestichezza con l’inglese o con il francese, conviene portare con sé un piccolo dizionario o almeno scaricare sul telefono un’app dedicata. A Mauritius il sole picchia, quindi è opportuno ricordarsi di portare un cappello a falda larga e una crema solare.

La preparazione dei bagagli

Per le immersioni sono indispensabili le pinne e la maschera. Per fortuna, le zanzare non sono fastidiose, eccezion fatta per i periodi che sono caratterizzati da maggiore umidità. Chiaramente, in fase di preparazione dei bagagli non ci si può dimenticare dei documenti: i biglietti del volo (incluso quello di ritorno), la prenotazione dell’hotel e il passaporto, la cui data di scadenza deve essere per forza successiva rispetto alla data prevista per il rientro. Un paio di settimane rappresentano un periodo di tempo più che sufficiente per esplorare l’arcipelago, anche se ovviamente molto dipende dalla quantità di attività a cui ci si vuol dedicare. Il taxi costituisce il modo meno costoso e al tempo stesso più semplice per spostarsi a Mauritius, ma in alcuni casi ci potrebbe essere bisogno anche di prendere a noleggio una macchina.

I posti da vedere

Le zone naturali sono, come si può facilmente immaginare, i posti più interessanti da vedere a Mauritius, con riferimento non solo alle tante splendide spiagge ma anche alle zone boschive. Il parco nazionale Black River Gorges è una riserva naturale speciale, e altri nomi da segnare in agenda sono quelli di Le Pouce o di Bois Sec. Da vedere anche le terre colorate di Chamarel, con tonalità cromatiche uniche a causa della composizione di origine vulcanica del territorio.

Le mete da non perdere

Anche il lago Grand Bassin è alquanto suggestivo, e secondo la leggenda è nato grazie al dio Shiva. Per immergersi in maniera completa nella tradizione e nella cultura locali, in effetti, non si può fare a meno di visitare uno dei tanti pittoreschi villaggi del posto. Flacq, per esempio, è la località in cui va in scena un grande mercato, mentre il Flic en Flac è il villaggio dei pescatori. Il Museo di Storia Naturale, infine, è la principale attrazione di Port Luis, insieme con i giardini del Pamplemousses e il suo mercato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2023
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