Pellicini e Candiani “interrogano“ il ministro sulle carenze di organico dei vigili del fuoco di Varese

Per i parlamentari varesini di maggioranza sono troppe le oltre 30 mila ore annue di straordinari richiesti, "pericolo per la popolazione residente". A Piantedosi: “Intende dotare il comando di Varese di personale previsto dalla pianta organica?"

Vigili del Fuoco Laveno Mombello

Oltre 2.500 ore al mese di straordinari, più di 30 mila all’anno, “sistematica chiusura“ del distaccamento di Somma Lombardo per carenza di uomini, col personale in agitazione sindacale dopo le ultime proteste, e una situazione “dalle difficilissime e insostenibili condizioni in cui si trova ad operare“: stiamo parlando del
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Varese finito ieri, al question time (il momento in cui il potere legislativo, il Parlamento, chiede lumi sulle più diverse questioni a  quelle esecutivo, il Governo, di solito il mercoledì), al centro di un’interrogazione parlamentare che vede cofirmatari due onorevoli varesini: Stefano Candiani della Lega e Andrea Pellicini di Fratelli d’Italia.

Nel testo del documento messo agli atti e che ora si trova sul tavolo del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (Ministero nel quale rientra anche la gestione della difesa civile, compito deputato proprio ai vigili del fuoco) viene chiesto al Viminale “di conoscere se il Governo abbia messo in atto le azioni opportune, o quando intenda metterle in atto, al fine di assegnare al Comando Provinciale di Varese il personale previsto dalla pianta organica del Comando medesimo, con l’obiettivo di ripristinare condizioni di lavoro dignitose per i Vigili del Fuoco e di garantire alla popolazione residente un soccorso efficace in ogni situazione”.

Non è la prima volta che Varese viene a trovarsi in carenza di organico, come testimoniano le diverse proteste sindacali degli ultimi anni. Ma la situazione (che oltre a quella descritta nell’interrogazione riguarda anche una cronica carenza di mezzi con un’unica autoscale attiva sul territorio) è esplosa negli ultimi giorni quando a distanza di poche ore ben due note sindacali, nei giorni scorsi, hanno descritto la situazione, con la clamorosa richiesta della riduzione da due a una squadra in servizio a Malpensa per compensare la carenza dei distaccamenti territoriali.

Dal dicembre 2022 con la fine dell’emergenza Covid 19, sono state tolte le risorse straordinarie necessarie a garantire il soccorso, terrestre e aeroportuale. Durante il periodo pandemico, infatti, era stata autorizzata una deroga all’art. 79 del regolamento di servizio che prevede il richiamo a straordinario in determinate situazioni”, e “i problemi sopra descritti hanno comportato una sistematica chiusura del distaccamento di Somma Lombardo, nonché una riduzione ai numeri minimi del personale in forza a tutte le sedi del Comando Provinciale, con eliminazione di importanti supporti come l’autobotte del distaccamento di Busto/Gallarate e con la riduzione del personale presso la sede di Varese, che, con i mezzi speciali, offre il supporto a tutta la provincia”, scrivono Pellicini e Candiani, aggiungendo che “resta inoltre in bilico l’operatività del distaccamento di Saronno, a volte lasciato come semplice supporto con tre o quattro unità“.

A fronte di tutto quanto esposto e prima di inoltrare la domanda al Ministro i due parlamentari traggono una conclusione pesante: “È di tutta evidenza che una situazione di questo tipo sia insostenibile e potenzialmente pericolosa per i lavoratori, nonché per la popolazione residente”.

 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2023
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