Smart working per i frontalieri, dal Varesotto pressioni del Pd e dei Comuni di frontiera

Il senatore varesino del Pd Alessandro Alfieri e il presidente dei Comuni di frontiera Massimo Mastromarino intervengono sulla necessità di una proroga urgente all'accordo amichevole Italia-Svizzera sul telelavoro per i frontalieri che scade il 1° febbraio

Generico 23 Jan 2023

Il 1° febbraio decade l’Accordo amichevole tra Italia e Svizzera che permetteva di svolgere il telelavoro ai frontalieri senza che ciò comportasse conseguenze al proprio status giuridico e fiscale.

Su questo tema i sindacati Cgil Cisl e Uil hanno espresso oggi preoccupazione e la richiesta di un intervento urgente, richiesta a cui si uniscono due iniziative varesine.

Il senatore varesino del Partito democratico Alessandro Alfieri ha presentato un ordine del giorno al Senato, per chiedere al Governo una rapida proroga dell’accordo, fino a giugno 2023.

«Dopo la pandemia il mondo del lavoro è cambiato profondamente e, anche per quanto riguarda i frontalieri, è diventato un tema importante lo smart working – spiega Alfieri – Per questo motivo ho presentato un ordine del giorno al Senato per chiedere al Governo una rapida proroga, fino a giugno 2023, dell’Accordo amichevole Italia-Svizzera sul lavoro da remoto e un impegno dell’esecutivo per costruire nel frattempo un’intesa con Berna per regolare definitivamente lo smart working con soglie fino al 40%. Il mio ordine del giorno sarà discusso martedì e spero che il Governo dimostri attenzione per il nostro territorio e per una economia di frontiera in trasformazione anche dal punto di vista digitale».

Alla sollecitazione di Alfieri si unisce quella di  Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Associazione dei Comuni di frontiera: «Già alla fine di questa estate e più volte ripetutamente in occasione di provvedimenti che hanno riguardato l’economia transfrontaliera, in qualità di Presidente dei Comuni di Frontiera, ho sollecitato un provvedimento di proroga o di definizione di un nuovo accordo che considerasse come il lavoro a distanza sia di fatto diventato strutturale non solo per i frontalieri ma anche per l’economia di confine. Auspichiamo che il Governo arrivi rapidamente ad una soluzione per superare la situazione attuale che al momento penalizza non solo i lavoratori frontalieri ma anche il sistema economico di frontiera».

Telelavoro dei frontalieri: “Urge un accordo amichevole tra Italia e Svizzera”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Gennaio 2023
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