Le “storie quasi mute” di Monica Brenga in mostra a Villa Imbonati

La pittrice varesina presenta la sua prima personale: due sezioni, quella del colore e del bianco e nero, una installazione sonora e un laboratorio. L'inaugurazione il 18 febbraio

Monica Brenga

“Non è mai troppo tardi per potersi dare una possibilità espressiva, non più legata all’urgenza ma alla voglia di condividere il proprio immaginifico con gli altri”. Queste le parole che la varesina Monica Brenga usa per descrivere la sua prima personale e l’esigenza di dipingere (foto sopra Antonio Nesti).

Dal 18 febbraio al 4 marzo i saloni di Villa Imbonati a San Fermo della Battaglia, dimora Settecentesca in provincia di Como, ospitano infatti i suoi dipinti: mondi sedimentati che trovano espressione nell’opera d’arte e che rispecchiano le varie sfaccettature della pittrice. Laurea in Architettura al Politecnico di Milano con un tesi paesaggistica e progettuale su Paestum, Brenga oggi fa parte dello staff tecnico del Parco regionale Campo de Fiori. Per anni ha fatto parte del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai Centrale, per il quale ha spesso disegnato i premi di vari Festival come Trento e Sondrio e dove ha sperimentato la sua passione per le arti visive. La pittura è sempre stata al suo fianco e oggi porta le sue grandi tele in una personale dal titolo “Storie quasi mute”.

Due i livelli: il primo, nel salone detto Roccaille dove si troveranno le prime opere d’arte in una sezione chiamata “del colore” e dove sarà possibile fruire di una installazione sonora. Si tratta di tracce, di rumori di vita a cui si stende “come una coperta di pensieri” la splendida voce di Marita Viola, mixata con pazienza da Giovanni Pivetti. Questa specifica esperienza sonora sarà attiva solo quando l’autrice sarà presente, proprio perché è la parte più intima della produzione. «Le storie visive non hanno parole ma è possibile sentire i pensieri di chi ha realizzato le opere attraverso la voce di Marita», spiega Brenga.

Al Piano Nobile, nella Sala del Consiglio il pubblico potrà invece trovare le opere del “ciclo del bianco nero e rosso” e effettuare un laboratorio che prende il titolo di “Arte e Inconscio. Una via privilegiata per la scoperta di sé”. Un momento di condivisione esperienziale di counseling psicosintetico, ovvero la possibilità di conoscersi un po’ meglio accompagnati da una professionista.

La mostra sarà fruibile tutti i giorni con i seguenti orari :
Lunedì 15:30 / 18:30
Martedì 15:30 / 18:30
Mercoledì 9:00 / 12:00
Giovedì 16:30 / 19:30
Venerdì 15:30 / 18:30
Sabato 14:30 / 17:30
Domenica 10.30/12.30 – 15.30/17.30
Nel weekend sarà presente l’autrice, con la quale è possibile organizzare gruppi di visita accompagnati mandando una e mail a mbrcomunicazione@gmail.com con disponibilità anche il venerdì pomeriggio. Sabato 18 Febbraio, dalle ore 17, si apriranno le porte alla mostra.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Febbraio 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.