“Servizio non all’altezza”, ecco perché Cavaria ha lasciato il sistema bibliotecario Panizzi
Stasera (lunedì 30 novembre) la votazione in consiglio comunale del passaggio al sistema Valle dei Mulini. Il Comune aveva contestato il modo in cui venivano contabilizzate le ore e i servizi
Con l’adesione al Sistema Bibliotecario “Valle dei Mulini”, che sarà portata in consiglio comunale questa sera (30 novembre 2020), giunge a completamento un percorso che il Comune di Cavaria con Premezzo ha avviato la scorsa estate.
Il primo passaggio risale appunto a cinque mesi fa: la decisione da parte dell’amministrazione di Cavaria con Premezzo di lasciare il sistema bibliotecario Panizzi è stata approvata dal consiglio comunale lo scorso giugno (il consiglio si era tenuto la sera dopo la tragedia avvenuta ad Albizzate).
Biblioteca, le critiche di Cavaria con Premezzo al Sistema Panizzi
Presentandolo di fronte a tutti i consiglieri comunali come «un recesso che onestamente mi ha lasciato l’amaro in bocca, ma diversamente, per garantire un servizio ottimale ai nostri cittadini, non poteva farsi», l’assessora al Welfare Irene Adele Scaltritti ha spiegato le motivazioni a monte: «Nei mesi di lockdown il servizio non è stato all’altezza delle aspettative: noi abbiamo ricevuto dei report che andavano a ricalcare esattamente le ore previste da contratto che erano 23 settimanali, quando nelle prime due settimane c’è stata una chiusura totale della biblioteca e loro comunque ci hanno imputato dei costi».
Cavaria lascia il sistema bibliotecario Panizzi e va con Valle dei Mulini
«Chiedendo le motivazioni di tutte queste ore – ha continuato – non ci è mai stato fornito un report puntuale per le attività svolte per l’ente comunale di Cavaria e per la biblioteca; dal report fornitoci, molto sommario qualitativamente e quantitativamente, indagando ci sono imputati dei costi di gestione di tutto il Consorzio, non imputabili indirettamente a Cavaria». Scaltritti ha poi enumerato gli ambiti in cui sarebbero stati imputati dei costi: «Molte ore imputate per la gestione pagina Facebook, nonostante le credenziali della pagina siano state ricevute il 27 marzo, i costi delle tante ore risalgono a prima di quel giorno. Presupponiamo si parli delle ore di gestione della pagina Facebook del sistema Panizzi, e allora quella è una nostra quota che noi paghiamo per tutto il consorzio: a noi sta bene, ma allora paghiamo 1/11 di quello che andiamo a pagare». O ancora veniva contabilizzata «la gestione della pagina Instagram, peccato che la biblioteca di Cavaria non la abbia».
Quanto poi al servizio Media Library Online, l’assessora ha spiegato di aver chiesto i dati specifici di Cavaria, «ma non ci sono stati forniti. Abbiamo ricevuto solo i dati aggregati, ma noi vogliamo il dettaglio per capire che lavoro specificatamente è stato fatto per Cavaria perché sulle quote che noi dobbiamo a Panizzi sulla questione di gestione globale non si disquisisce; per quanto concerne le attività svolte per il contratto a parte con l’ente abbiamo avuto parecchio da ridire. Pertanto, visto che nel periodo del lockdown è stato sottotono rispetto alle aspettative e abbiamo deciso di fare questo passo, per fornire ai nostri cittadini un servizio che sia all’altezza».
Scaltritti poi ha spiegato che era in contatto con altri servizi bibliotecari e che erano in atto le trattative. Quella sera chiaramente il passaggio al consorzio Valle dei Mulini era solo una delle possibilità da vagliare, mentre ora è una certezza: la votazione avverrà nel corso della seduta di stasera, lunedì 30 novembre.
Biblioteca di Cavaria con Premezzo: l’opposizione
Quella sera ha preso la parola per primo tra le file dell’opposizione Renato Bordoni (Un comune da vivere), che si è dimostrato abbastanza conciliante: «Abbiamo saputo solo ieri di tutto ciò, ora abbiamo sentito le motivazioni. La cosa che mi stupisce è non tanto il fatto di disdire il contratto, ma il fatto che il Consorzio Panizzi abbia avuto questo tipo di comportamento; a Cavaria lo abbiamo da tanti anni, io come assessore ho partecipato alle riunioni del Panizzi in passato e devo dire che problematiche del genere non ne sono mai uscite. Anzi, negli ultimi tempi abbiamo usato il Panizzi che, negli ultimi due anni, da quando è andata via la bibliotecaria, abbiamo sfruttato con personaggi davvero validi. Quindi mi lascia stupito».
Di diverso tono il botta e risposta tra Veronica Farinella (Innovazione) e il sindaco (Franco Zeni). Alla domanda della consigliera «Qual è il nome dell’altro consorzio che è stato contattato? E qual è la differenza con il Panizzi?», il primo cittadino ha risposto che «quando avremo preso una decisione diremo il nome del Consorzio che è stato contattato. Abbiamo vagliato diversi progetti»; alla seconda domanda, «Mi potete dire la differenza di progetto tra Panizzi e altri consorzi?», Zeni ha risposto «non in questa sede».
Alla votazione, Farinella e la consigliera di Un comune da vivere, Daniela Rabolli, hanno votato contro, mentre Bordoni e Stefano Bubola (entrambi di Un comune da vivere) si sono astenuti.
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