In consiglio lo scontro sulle asfaltature a Somma, bocciate dall’opposizione
La presentazione delle modifiche al piano Opere Pubbliche 2021, soprattutto riguardo alle asfaltature, ha generato critiche e lunghe discussioni tra maggioranza e minoranza nel consiglio comunale di Somma Lombardo
Nella seduta consiliare di giovedì 29 aprile la maggioranza e la minoranza di Somma Lombardo si sono scontrate nuovamente sul tema delle opere pubbliche.
Non è la prima volta che sia Lega sia Fratelli d’Italia monitorano ed esprimono critiche sullo stato dei cantieri e dei lavori in città; la questione era già stata sollevata in consiglio comunale qualche mese fa.
Le modifiche al Piano Lavori Pubblici
L’assessore alla partita, Edoardo Piantanida, ha proposto delle modifiche al Piano triennale delle opere pubbliche, presentato a inizio anno, che ora ammonta a 4 milioni 675 mila euro.
In consiglio comunale è stata definita la Somma Lombardo che verrà
I cambiamenti riguardano gli interventi di manutenzione straordinaria al porfido di via Mazzini – asse del Sempione (250mila euro) e il tratto di ciclopedonale tra Maddalena e il cimitero, che costerà 175mila euro (125mila euro in più rispetto alla cifra ipotizzata in precedenza).
Dalle fila di Fratelli d’Italia la consigliera Manuela Scidurlo ha chiesto come mai sia stata scelta via IV novembre per l’asfaltatura «rispetto la via Ospedale (abbastanza martoriata) o alla via Giovane Italia è meno soggetta al traffico». Dopo aver elencato le asfaltature fissate nei 2021 (via Murè, via Pratilago, via Giotto, via Salmorina, via Motte, Carlo del Prete, via Laghetti, via Milano, via Bruno Colombo, via Ospedale, via Borgonuovo, via Visconti, via IV novembre, via Locatelli e via Giovane Italia), Piantanida ha confermato che anche via Giovane Italia verrà asfaltata, «ci sono differenze nelle tempistiche dovute alle due ditte di asfaltatura».
Martina Barcaro (Lega) ha chiesto all’assessore se non si sia previsto l’inserimento di telecamere all’inizio e alla fine di via Mazzini, in modo da «individuare camion e tir che non dovrebbero percorrerla la strada in porfido e che hanno contribuito a rovinarla». «Ci sono già le telecamere. Ritengo che l’ammalorarsi del pavé non sia dovuto solo al passaggio dei camion, ma alla fitta frequentazione giornaliera», ha risposto Piantanida. Inoltre, la giovane consigliera ha domandato, riguardo al sottopasso, quali fossero le nuove richieste di Rfi «che non rendono più conveniente l’analisi costi-benefici», necessitando un incremento delle risorse economiche rispetto al progetto iniziale. Piantanida ha risposto che si stanno facendo delle valutazioni.
Alla risposta si è agganciato Alberto Barcaro: «Su via IV novembre l’assessore ha detto che il quadro economico è stato rispettato, ma ho veramente grossi dubbi perché il marciapiede doveva essere fatto in pavé o lastricato. È stato tolto, allargato e asfaltato: il quadro economico è rientrato nei costi, ma il progetto era diverso. Vi siete resi conto, probabilmente dopo l’interrogazione del consigliere Nervo, che era troppo stretto e avete sistemato». Su questo tema è anche intervenuto il consigliere di minoranza Alberto Nervo: «C’è l’aggiunta di 3mila euro per la riprogettazione, che si sommano all’aumento dei 9mila euro e alla mancanza del porfido. Non so se la risposta dell’assessore può essere tranquilla, ma questi sono soldi dei cittadini. Avete sbagliato fin dall’inizio».
FdI: Priorità alle strade del centro
«Ad oggi vedo che poco è cambiato, i cantieri terminano e i cartelli rimangono nell’aria per mesi. Mi chiedo ancora cosa non gira nella macchina dei lavori pubblici. Abbiamo sollevato politicamente la questione due volte, su via Motte. Le vostre priorità sono delle scelte politiche, ma noi siamo qua per dire le nostre scelte: il camminamento pedonale tra cimitero e centro di Maddalena è necessario, ma abbiamo dei dubbi sul farlo nel 2020», è intervenuta Scidurlo. Che ha poi aggiunto forti dubbi sulla scelta degli interventi in periferia: «Noi non vediamo strade dissestate solo in periferia, ma anche in centro. Dopo sei anni anche l’asfalto in quella zona avrebbe necessitato di un intervento: passano molte auto e mezzi pesanti, la realtà è questa e la vediamo tutti. Non siamo contenti su come si stanno svolgendo i lavori pubblici a Somma Lombardo».
“Le strade di Somma non vengono lasciate indietro”
A comunicare il voto favorevole di Somma civica è stato il consigliere Antonio Catalano: «L’intervento in via Mazzini è necessaria per risolvere definitivamente la questione. Le strade di Somma non verranno mai lasciato indietro», ha affermato riferendosi alla somma totale degli ultimi cinque anni (quasi 2 milioni di euro).
Per Sinistra per Somma ha espresso il voto favorevole Claudio Brovelli: «Mi ha stupito che in campagna elettorale la maggioranza sapeva fare solo asfalti, improvvisamente ora non è più capace. Bisogna tenere conto di tutti i chilometri che ci sono di strada a Somma Lombardo che negli ultimi cinque anni si sono spesi oltre 300mila euro all’anno in questo; poi si può discutere sulle priorità ed è doveroso. Ma non prendere atto dello sforzo ingente sull’intervento stradale della maggioranza non è oggettivo». Per il Partito Democratico si sono espressi Manolo Casagrande («al di là delle scelte politiche che in termini di spesa un’amministrazione decide di fare, ci sono anche delle scelte dal basso, dalla cittadinanza – come il lavoro a Maddalena») e Alessandra Apolloni, che ha affermato così: «Noi riteniamo che il restauro del porfido sul Sempione non sia più rimandabile, è un intervento necessario. Sul collegamento centro di Maddalena e cimitero: è un’esigenza di chi ci abita, oltre ad aumentare la sicurezza per i pedoni: si tratta di una via pericolosa».
Il momento del voto
Tutta la maggioranza ha votato a favore, insieme al consigliere di minoranza Alberto Nervo. I consigliere della Lega (Alberto Barcaro, Martina Barcaro, Mariangela Aguzzi Casagrande e Marco Giusti) hanno votato contrari. Contrario anche il voto di Fratelli d’Italia.
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