A Solbiate Arno un giardino dei Giusti, libri e i palloncini dei bambini nel Giorno della memoria
Tra le iniziative anche la posa di "pietre d'inciampo" che non riportano nomi di deportati ma i valori in cui credere perché ciò che è successo non accada mai più
Un piccolo “giardino dei Giusti”, libri e tanti palloncini bianchi per coinvolgere i bambini.
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Così l‘Istituto comprensivo Galvaligi di Solbiate Arno, ha commemorato con diverse iniziative il Giorno della memoria.
«Come disse Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” – spiegano i docenti dell’Istituto. Ricordare è sempre il primo passo per comprendere e per coltivare il senso di responsabilità, soprattutto nelle nuove generazioni. È proprio in quest’ottica che l’Istituto comprensivo Galvaligi, in collaborazione con il corpo docenti e il gruppo genitori, ha messo in atto una serie di iniziative per commemorare il Giorno della Memoria».
Prendendo le mosse dallo Yad Vashem di Gerusalemme, mercoledì 25 gennaio è stato creato, nell’area antistante il plesso General Cantore di Santo Stefano nella scuola primaria che fa parte dell’Istituto Comprensivo, il “Giardino dei Giusti”, con piante di rose bianche per non dimenticare le vittime della Shoah e per ricordare anche i Giusti fra le nazioni che rischiarono la propria vita al fine di aiutare gli ebrei durante l’Olocausto.
«Un appuntamento intenso, profondo ed emotivamente coinvolgente, che è terminato con la posa simbolica di quattro Stolpersteine – pietre di inciampo, create artigianalmente sottoforma di targhetta. Diversamente dall’opera di Demnig, sulle cui pietre sono incisi i nomi e i trascorsi dei deportati nei campi di concentramento, qui le pietre hanno impresse alcune parole, scelte dai bambini ovvero Giustizia, Pace, Libertà e Memoria. Sovente ci si dimentica quanto queste parole siano fondamentali per l’essere umano. Se ne ignora la loro rilevanza ma dietro a queste parole si celano spesso il grido di dolore, l’invocazione e la richiesta d’aiuto delle vittime e dei perseguitati».
Giovedì 26 gennaio i rappresentanti delle quattro classi hanno donato all’Istituto alcuni libri sul tema della Shoah: “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre, “Storia di Sergio” di Andra e Tatiana Bucci, “Il bambino N.30529” di Felix Weinberg e “L’ultimo sopravvissuto” di Sam Pivnik.
«Leggere è importante, ancor di più se ciò ha una ricaduta a fini didattici ed educativi. La memoria storica è qualcosa di prezioso, da custodire con massima cura, pertanto è bene tenerla viva nel tempo e nelle nuove generazioni».
Infine oggi, venerdì 27 gennaio, dei palloncini di color bianco, totalmente eco-green (essendo la scuola riconosciuta come “green school”) sono stati lanciati in cielo dai bambini del plesso scolastico. Ad ogni palloncino è stato allegato un biglietto scritto dagli alunni con un pensiero rivolto alle vittime della Shoah.
«Con il passare del tempo il timore è che si cada sempre più nell’indifferenza, per questa ragione l’Istituto ha voluto celebrare questo giorno, dandogli spessore e rilevanza in un unicum di iniziative in più giorni».
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