“Il popolo dei lavoratori Whirlpool è sovrano”. I sindacati scaldano i motori
Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm, ha partecipato all'assemblea di Cassinetta richiamando il sindacato a unità. Stefania Filetti segretario della Fiom: «Il governo faccia la sua parte, ma la titolarità della vertenza spetta solo al sindacato»
Alla vigilia della manifestazione che venerdì 12 giugno porterà a Varese tutti i lavoratori del gruppo Whirlpool, nello stabilimento di Cassinetta si è svolta l’assemblea dei lavoratori alla quale hanno partecipato anche il segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella, Stefania Filetti, segretario provinciale della Fiom Cgil, Mario Ballante della Fim Cisl dei Laghi e Francesco Nicolia della Uilm. «C’è stata una grande partecipazione di lavoratori, operai e impiegati – dice Filetti -. Già nell’assemblea con Landini si erano gettate le basi per un’azione di solidarietà nei confronti di Carinaro per far cambiare il piano industriale e dare risposte serie a quei lavoratori, azione confermata anche nell’assemblea di oggi».
Palombella nel suo intervento ha fatto un richiamo all’unità del sindacato dei metalmeccanici anche se alcuni lavoratori hanno fatto notare che nell’incontro del 28 maggio a Firenze è andata diversamente. «È stata una giornata importante – dice Palombella – perché usciamo da qui con un unico messaggio da recapitare a Whirlpool: non esistono figli e figliastri, perciò va cambiato il piano industriale. Se a Varese si fanno investimenti per 65 milioni di euro con un incremento di 500 posti di lavoro, bisogna pensare anche a Carinaro e la soluzione è riportare una parte della produzione, oggi all’estero, in Italia».
Sulla questione dell’incontro di Firenze, sul quale il sindacato dei metalmeccanici si è spaccato, il segretario nazionale della Uilm è tranciante: «Basta con le divisioni, bisogna restare uniti. Ciò che conta non è la sede, ma il merito». Ma fu proprio il ruolo giocato dal governo in questa trattativa a costituire la premessa che poi ha portato allo scisma fiorentino. «Al ministro – continua Il segretario della Uilm – noi chiediamo un intervento come con Electrolux, cioè una pressione affinché la multinazionale riporti qui produzioni che ha esternalizzato».
Il ruolo del ministero nella vertenza Whirlpool ha prodotto effetti collaterali, alimentando all’interno del sindacato un dibattito sul tema della titolarità dei vari soggetti a rappresentare i lavoratori . «A ciascuno il suo – conclude Stefania Filetti -. Il governo faccia la sua parte, ricordando però che in una vertenza il popolo dei lavoratori è sovrano e che, con il patto sociale, ha delegato una parte di questa sovranità al sindacato che non ha alcuna intenzione di abdicare al suo ruolo. Dobbiamo capitalizzare la manifestazione di domani perché il destino di questa vertenza passa da Varese».
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