Animalisti tornano alla carica contro la sagra di Sant’Antonio

Centopercentoanimalisti torna in azione ancora la presenza di animali alla rievocazione storica di Sant’Antonio

Animalisti tornano alla carica contro la sagra di Sant’Antonio

Centopercentoanimalisti torna in azione ancora la presenza di animali alla rievocazione storica di Sant’Antonio nella notte decine di manifesti adesivi sono stati attaccati in tutta la città.

“La sagra del santo di Saronno – spiegano gli attivisti – è diventata tristemente famosa, una vergogna nazionale, come tutte le manifestazioni nelle quali vengono sfruttati e fatti soffrire animali. Se pensiamo che è dedicata al protettore degli Animali domestici, la vergogna è doppia. E che dire del sindaco, che dovrebbe essere responsabile del loro benessere nel territorio? E sa solo lanciare vane minacce contro chi difende gli animali!”

Diversi gli aspetti contestati dagli animalisti: “C’erano conigli tenuti in gabbie piccolissime, animali alla catena, altri, morti, portati in corteo appesi a un bastone, un gufo (uccello notturno) portato in giro in pieno giorno. Per tutti, rumori, folla, gente che li toccava senza riguardi: stress totale per gli animali”. Da queste considerazioni è nato il blitz: “Come promesso, Centopercento animalisti continuerà la lotta contro contro questa “tradizione” incivile, che non ha oggi nessuna giustificazione. E, anche per mostrare in quale conto vengano tenute le minacce di denunce e multe del primo cittadino, nella notte tra il 1 e 2 febbraio, militanti del movimento hanno tappezzato Saronno di locandine autoadesive molto esplicite, non sono mancati “all’untura” la chiesa di Sant’Antonio Abate, la chiesa della Sacra Famiglia, le sedi delle aziende famose in tutto il mondo “Lazzaroni” e “Illva” e altre zone strategiche della città”.

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Pubblicato il 02 Febbraio 2018
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