Quanto costa spegnere un incendio boschivo
Fino a 10 mila euro l’ora un elicottero specializzato. L’importanza della prevenzione e i consigli dei carabinieri forestali: ogni cittadino può fare del suo
Partiamo da alcuni dati semplici semplici: tenere in volo un Canadair per un’ora, allo Stato, costa 5.000 euro. Il potente elicottero Erickson in dotazione ai carabinieri forestali, il doppio: 10 mila euro per una macchina capace di lanciare tre bombe d’acqua da 3000 litri o un’intera autobotte da 10 mila direttamente sulle fiamme, rimanendo in hovernig, cioè fermo.
Un “semplice” elicottero AIB (Anti Incendio Boschivo) regionale, di quelli col cestello costa 2.000 euro l’ora. L’AIB di terra, quelli con la tuta arancione, badili, rastrelli e soffiatore, i “fanti del fuoco” costano 100 euro l’ora a squadra.
Gli addendi basta metterli leggendo gli articoli nei quali la scorsa settimana, dal campo base di Valganna, informavamo puntigliosamente di tutto ciò che accadeva sul fronte delle fiamme: non è capriccio, ma cronaca, che si gioca anche sui numeri. Spegnere gli incendi ha un costo altissimo in termini di ore, che i volontari sottraggono alla loro vita, e che i professionisti mettono a disposizione della collettività. Costi umani, perché non è come andare a coglier margherite.
Ma anche costi economici, elevatissimi.
I NUMERI – Un esempio, con dati oggettivi grazie al grande lavoro di documentazione offerto dai vigili del fuoco. Nella sola giornata di venerdì 4 gennaio, le operazioni di spegnimento impiegarono un Canadair (4 ore di volo), “e a breve sono in arrivo altri tre mezzi aerei: due elicotteri del servizio antincendio regionale e un Sikorsky S-64 (Erickson)”.
Facendo due conti: 20 mila euro per il Canadair, 16 mila per gli Aib, 40 mila per l’Erickson, più le squadre antincendio boschivo di terra, più i vigili del fuoco (anni fa, frutto di una semplice media matematica facendo il rapporto costi/numero di uscite a consuntivo annuale si ricavò la spesa di circa 1.300 euro per ogni intervento).
Più i danni ambientali causati dal fuoco che ha bruciato roveri ed eriche anche centenarie che non potranno essere rimesse a dimora.
Una sola giornata di fuoco può aver bruciato tranquillamente oltre di 100 mila euro di danaro pubblico. L’incendio, con giornate fotocopia a quelle descritte (in realtà i Canadair in alcuni momenti furono addirittura quattro, in media due al giorno), è durato fra Rasa e Mondonico, per diversi giorni. Per una disattenzione, nel primo caso. O per una mano che ha voluto metterci del suo, come una sfida, «un dispetto», secondo i carabinieri, per l’altro incendio.
LA PREVENZIONE – I vertici dei carabinieri forestali hanno avuto in questi giorni incontri con gli amministratori locali per evidenziare un’esigenza urgente, da affrontare in maniera scientifica sul territorio per evitare il ripetersi di incendi devastanti. Occorre il pattugliamento dei boschi, il controllo, la pulizia ecc., ma soprattutto le tagliafuoco: sentieri magari già esistenti che non vengono più battuti da anni che tenuto adeguatamente puliti potrebbero rappresentare un espediente semplice, ma molto efficace contro il fuoco.
LE REGOLE DI BUON SENSO – Ecco quali sono le regole da tenere, consigliate dai carabinieri forestali per contrastare gli incendi.
– Evitare fiamme libere e tizzoni in prossimità di bosco o prato
– Riportare con prontezza ogni utile segnalazione di principio di incendio (componendo il 1515 o il numero unico di emergenza 112)
– Preservare la zona di origine dell’incendio. È, in pratica, la scena del crimine dove gli esperti, come i RIS, possono da un capello, are un volto a chi si è reso responsabile dell’incendio, per affidarlo alla giustizia.
Segnalare collaborando con le forze di polizia ogni comportamento o persona sospetta
– Diffondere la cultura dell’anti incendio.
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