» Invia una lettera

È bello leggere interventi come quello della Sig.ra Scanferla

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

29 Novembre 2005

Egregio Sig. Direttore,
questa mattina, “sfogliando” la Vostra rubrica, ho avuto il piacere di leggere l’intervento della Sig.ra Adriana Scanferla, dei DS di Gallarate. Come non sottoscrivere il suo intervento!? Tradizionalmente, il mio partito ha perseguito campagne anti-abortiste, ma l’ha fatto seguendo una concezione che antepone il benessere del cittadino all’auto-conservazionismo dell’alta finanza, l’uomo – insomma – prima dell’istituzione. Ed è proprio questo, il punto: a nessuna donna (né, tantomeno, ad un uomo che possa essere considerato tale) l’aborto provoca un senso di perverso piacere, come certe gerarchie ecclesiastiche – che da sempre hanno frainteso l’epicureismo -vorrebbero farci credere, né – tantomeno – si può affermare che i medici chiamati a somministrare l’aborto siano felici di farlo. Ma come si può, in una società dedita al più estremo materialismo turbocapitalista, accusare la donna di omicidio, quand’è egli stessa vittima di uno Stato (e, in occasione della ripresa delle trattative europee sulla direttiva Bolkestein, di una comunità) che antepone le logiche liberistiche alla salvaguardia del cittadino!? Il tema è delicato, per cui occorre smussare le posizioni assolutistiche per centrare il fulcro del problema: fino a quando non ci sarà una politica seria in materia di anticoncezionali (e questo governo è arrivato a sostenere che i giovani si debbano astenere dall’attività sessuale…), fino a quando non ci sarà una politica assistenziale concreta (gli aiuti proposti in finanziaria sono d’entità semplicemente ridicola: recuperiamo fondi facendo pagare l’ICI alla Chiesa cattolica e vincolando l’otto per mille a questo scopo, piuttosto), fino a quando il problema della precarietà e della disoccupazione (ovvero dell’emergenza abitativa, e noi siamo impegnati nella campagna del Mutuo Sociale) non saranno affrontati guardando al lavoratore e non agli interessi dei grandi trust multinazionali, fino a quando non sarà stimolata una coscienza civile tale da permettere una piena assunzione di responsabilità da parte dei futuri genitori (perché, ahinoi, tutte le riforme scolastiche, dalla Berlinguer alla Moratti, hanno puntato più alla formazione del buon lavoratore, che non a quella del buon cittadino, mirando alla formazione professionale, prima ancora che a quella umana e sociale)… l’aborto sarà una tragica realtà, purtroppo inevitabile. È per questo motivo che all’anti-abortismo etico noi vogliamo coniugare una politica sociale forte, contro ogni tentativo di distruzione dello Stato assistenziale – mi perdonerete se detesto l’uso dell’inglese – a favore di uno Stato “corto” (giuridicamente “liberale”), lontano dalle esigenze del cittadino e dichiaratamente classista (il termine è quello… per quanto e classi sociali contro cui si scagliavano i marxisti siano state sopraffatte da quella, omologata, del consumatore). Di questi problemi dovrebbe occuparsi il Ministro Storace, non tanto – o, non solo – nelle sue peculiarità di Ministro, quanto (più generalmente) come membro della maggioranza di governo. E, invece, dalla farmacologia ai consultori (che non sono certo dei laboratori somministratori di morte: mi chiedo se il Ministro e il Cardinal Ruini v’abbiano mai messo piede, dal momento che – anche in provincia – i consultori informano e aiutano le ragazze e le donne che per i motivi più disparati non vogliono o, non possono parlare in famiglia dei propri problemi, svolgendo un ottimo lavoro cui dovremmo essere grati) si è occupato piuttosto – pro domo sua – d’assicurarsi la rielezione. Sono interventi come quello della Sig.ra Scanferla che mi riconciliano con la politica istituzionale: se i partiti maggiori dimostrassero la medesima sensibilità, oggi non avremmo neppure più il problema di parlarne. Purtroppo, la civiltà in questo Paese si riconosce sempre meno.

Distinti saluti

Federico, A. Moretti - Segr. Prov. di Gioventù Nazionale / Org. Giov. Fiamma Tricolore

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.