Inquinamento da elettrosmog
Loading...28 Novembre 2005
Il Commissario Prefettizio di Varese mi auguro trovi il tempo di occuparsi di un problema lasciato irrisolto dall’amministrazione uscente: i ripetitori per la telefonia mobile. In diversi luoghi della città, pur osteggiate a suon di petizioni di cittadini contrari, sono state installate diverse stazioni ad alta frequenza a supporto della telefonia mobile. L’ultimo regalo è previsto, con tanto di progetto già approvato, per il rione di Sant’Ambrogio dove in via Mulini Grassi verrà installato l’ennesimo ripetitore alto ben 36 metri a poche decine di metri dal parco di Villa Toepliz al cui interno è ubicato il distaccamento dell’Università Insubria. Oltre all’impatto ambientale i cittadini sono preoccupati per la propria salute, da più parti recenti studi di ricerca rivelano che le irradiazioni da onde eletromagnetiche sono fonte di problemi per il corpo umano. Da una pubblicazione traggo uno dei campanelli di allarme lanciato dai ricercatori del’Università di Bari che hanno irradiato linfociti umani per la durata variabile di 5 e 10 minuti con frequenze da 1500 a 2000 MHz trovando che alla frequenza di 1800 MHz si assiste ad una significativa riduzione dell’azione antibatterica delle cellule T, ossia i nostri globuli bianchi ci difendono meno perchè funzionano meno se esposti a microonde. Tutti i ripetitori sparsi nella città, irradiano costantemente qualsiasi
cosa nel loro raggio d’azione colpendo con maggiore potenza e intensità ciò che si trova a breve distanza. Cosa si aspetta?
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