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La realtà dei “boschi dello spaccio”

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La realtà dei \"boschi dello spaccio\"
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17 Febbraio 2023

Egregio Direttore,
era da tempo onestamente che volevo esprimere alcune osservazioni sul triste fenomeno in questione, a prescindere dal grave fatto di cronaca accaduto nel territorio del Comune di Castelveccana, collegato ad esso.
Premesso da una parte che io faccio parte di una generazione che ha sempre convissuto con il problema droga, un problema che esiste ormai da oltre cinquant’anni e che nel tempo ha rovinato la vita a migliaia di giovani, oltre che alle loro famiglie; giovani che dovrebbero rappresentare il futuro del Paese. Per esempio ricordo quando da piccolo si andava nei giardini pubblici, e si veniva invitati a fare attenzione al potenziale pericolo delle siringhe abbandonate dai tossicodipendenti da eroina. Inoltre sono sempre stato anche un frequentatore delle nostre belle vallate prealpine, ed in particolare delle Valli del Luinese (Dumentina e Veddasca), che fortunatamente per il momento sembrano indenni dal problema, e quindi conosco abbastanza bene tali realtà.
Pertanto pur essendo sempre storicamente esistite “zone di spaccio”, vedi Parco Sempione a Milano o la Stazione di Gallarate, si può tranquillamente affermare che fino a pochi anni fa tale scempio non aveva raggiunto luoghi comunque a valenza paesaggistica e turistica, come appunto Marzio e Boarezzo, l’Alpe Tedesco, Arcumeggia, l’Alpe San Michele e le Cascate della Froda, la zona dei Sette Termini, Grantola, la zona della Badia di San Gemolo, ecc., ecc.. Per non parlare poi anche delle realtà inerenti il Parco Pineta ed il Parco delle Groane, sostanzialmente lungo la Varesina, già teatro di gravi fatti di cronaca collegati a tale attività di smercio. E posso anche confermare che il nostro “vicinato” non sta certo meglio, visto che tale fenomeno è ben presente anche nel comasco, vedi Valmorea, Olgiate Comasco, Appiano Gentile, Fenegrò, Cirimido, ecc., fino a collegarsi appunto con Turate e Cislago, ecc..
Oltre tutto, con buona pace di coloro che parlano spesso a sproposito di razzismo, limitandosi a quello che riportano i giornali, che io per principio considero vero, non si può non vedere come tale attività criminale sia nella stragrande maggioranza dei casi a gestione straniera, ed in particolare magrebina, e vede coinvolti soggetti spesso irregolari e con gravi precedenti sulle spalle. Anche il recente blitz nell’area ex Cantoni di Saronno, dopo che ci era scappato un morto ed uno stupro, mi sembra abbia portato al fermo di soggetti con tali caratteristiche, giusto?
E volendo tirare le somme, visto il progressivo degradarsi della situazione, era praticamente inevitabile che prima o poi accadesse qualcosa di eclatante, oltre che grave (perché comunque ferimenti, omicidi per regolamenti di conti tra gli spacciatori stessi, o altro, ritengo fossero fatti già gravi di per sé). Pensavo infatti a questo rischio quando per esempio ho letto di cacciatori che si sono imbattuti, segnalandoli, in bivacchi di spacciatori (i cacciatori sono di per sé armati, come de resto lo saranno i soggetti dediti a tale attività…).
E di conseguenza io in primis ritengo responsabile di questa sconcertante ed inaccettabile situazione che si è creata sostanzialmente tutta la classe politica nostrana, cioè da una parte sia coloro che con le loro “non politiche”, volute o non volute, hanno favorito e favoriscono il costante ingresso, e soprattutto il permanere, nel Paese di persone che calpestano brutalmente le nostre leggi, danneggiando anche poi coloro che invece vengono per rifarsi una vita seriamente, e dall’altra anche coloro che si riempiono la bocca con parole come “sicurezza”, “tutela e valorizzazione del territorio”, e via dicendo, ma che di fatto, una volta seduti sulla “poltrona” poco fanno. Mi domando poi se oltre che lecito, non sia logico aspettarsi che delinquenti provenienti quanto meno da paesi non interessati da guerre e carestie (vedi Marocco e Tunisia) siano rispediti lì senza sé e senza ma, oppure dobbiamo sentirci tacciati di razzismo? E mi domando anche se ormai, vista la gravità della situazione, prima che ci vadano di mezzo ancora membri delle forze dell’ordine che cercano di fare il loro lavoro, turisti/escursionisti ignari del pericolo, compresi cercatori di funghi e cacciatori, non sia il caso di pensare ad un’operazione di pulizia e messa in sicurezza di tali aree che veda il coinvolgimento anche delle forze armate, oppure in questo caso dobbiamo sentirci accusati di fascismo?

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti,

G. Guerrieri

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Finalmente qualcuno che dice le cose senza peli sulla lingua e lasciando da parte il deleterio buonismo ipocrita che ci contraddistingue.
    Restituiamo l’Italia agli Italiani onesti , aumentiamo lo stipendio alle forze dell’ordine e tuteliamoli legalmente nel caso dovessero essere costretti ad usare la forza delle armi contro questi soggetti che come un cancro stanno distruggendo il nostro territorio e le vite di molti giovani obbligandoci a rinchiuderci in casa per non essere minacciati.
    Una volta fatto il ripulisti ci occuperemo di questa classe politica opportunista e bigotta che ha consentito tutto questo.
    Fosse per me le frontiere si chiuderebbero domani stesso stracciando accordi vetusti ed obsoleti e ci sarebbero voli giornalieri di rimpatrio con il Marocco, Algeria e Tunisia di queste numerose “risorse” ben volute da benpensanti e radical chic da salotto buonista.

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