Lettera aperta al Governo: “Continue modifiche al superbonus, scelta di campo che premia pochi e danneggia molti”
18 Febbraio 2023
Lettera al direttore di Raffaele Nurra, architetto di Varese.
“Intanto io voglio metterti sulla buona via perché non ti perda poi nel momento decisivo. Sai tu, figliuol mio, cosa voglia dire una repubblica democratica?
– Oh, certo! – io sclamai coll’ingenuo entusiasmo d’un giovane di ventiquattr’anni. – Essa è la concordia della giustizia ideale colla vita pratica, è il regno non di questo o di quell’uomo ma del pensiero libero e collettivo di tutta la società. Chi pensa rettamente, ha diritto di governare e governerà bene. Ecco il suo motto” (Ippolito Nievo).
Chissà se nel Consiglio dei Ministri del 16.02.2023 mentre si decideva scientemente di affossare la filiera dell’edilizia a qualcuno di Voi, Onorevoli partecipanti a quel consesso, è tornato in mente questo breve estratto dal romanzo “Confessioni di un italiano”? Chissà se in quella prestigiosa stanza, mentre si decideva da che parte stare, se con le Imprese, con i Cittadini e i Lavoratori o con altri poteri, quel “Chi pensa rettamente, ha diritto di governare e governerà bene” è stato, magari per poco, oggetto di qualche Vostro pensiero?
Viene da chiederlo, perché forte è la convinzione che le continue modifiche al superbonus, le vessazioni, le astruse interpretazioni e le permanenti complicazioni, non siano frutto di incapacità o faciloneria. Proprio no! Più probabile che queste risultino conseguenti ad una precisa, legittima, scelta di campo che premia pochi e danneggia molti.
Avete scelto di soddisfare, generando consapevolmente incertezza, chi dall’acquisto dei crediti ne ha tratto un enorme vantaggio finanziario. Prima l’8%, poi il 12% poi il 20% e oggi il 30-35% financo, in taluni casi, il 40% del valore dei crediti fiscali. E che si tratti di precisa scelta è provato dal totale silenzio e dall’assenza di qualsivoglia provvedimento in proposito. Alcuna voce si è levata… Le Vostre attenzioni sono rimaste altrove orientate. Con una gestione schizofrenica, partorendo un giorno sì e l’altro pure, assurde e continue modificazioni legislative, si è deliberatamente deciso di creare il blocco dei crediti, gettando nella più totale angoscia Imprese, Professionisti e Cittadini, che hanno l’unica colpa di aver utilizzato, correttamente, la Legge dello Stato, che improvvisamente, di contro, si è “rimangiato” la parola data.
C’è chi ha fatto finta di non vedere e, soprattutto, non è intervenuto nei confronti di chi, per conto dei poteri finanziari, si diletta a opprimere cittadini, imprese e professionisti con continue richieste di documentazione inutile che in qualche caso può esser stata partorita solo dalla mente deviata di qualche funzionario frustrato. Documentazione spesso non prevista da alcuna specifica normativa e finalizzata solo a far crescere i costi e allungare i tempi per
l’acquisto dei crediti a scapito di Imprese, Professionisti e Cittadini. Vietando lo sconto in fattura si è altresì favorito chi ha capienza fiscale considerevole e quindi redditi importanti. Gente che certamente non risiede in case popolari e nemmeno in abitazioni che abbisognano di interventi di efficientamento energetico. Un privilegio per i più “ricchi” insomma… a scapito di chi invece di quella misura ne aveva ed ha davvero bisogno.
Non efficientare il patrimonio immobiliare equivale a garantire ai grandi gruppi un costante, continuo e fiorente mercato, vendendo in misura sempre maggiore, e a costi sempre più alti, l’energia di cui i fabbricati abbisognano. Avete emanato queste ultime norme giustificandole con numeri parziali ma tacendo rispetto a quanto sostenuto, attraverso analisi e studi approfonditi, da primari Istituti di ricerca, da molti Ordini Professionali, dalle Università, rispetto alla sostenibilità economica e sociale della misura.
Parlate di “Autonomia Differenziata” e poi ne fate scempio impedendo alle Regioni e agli Enti Locali l’acquisto dei crediti. Emanate i Decreti e annunciate, a posteriori, una concertazione con la filiera interessata. Ignorate bellamente le richieste e le proposte avanzate da lungo tempo da ABI, da ANCE, dalle Associazioni Condominiali, dalle Reti delle Professioni Tecniche, dagli Ordini Professionali, da Confedilizia e CNA, che Vi richiedono interventi risolutivi rispetto al blocco nella cessione dei crediti e che hanno avanzato proposte sensate e più che condivisibili.
La Vostra risposta è un silenzio assordante! Con questo palesando un comportamento simile a quello tenuto, nella Roma papalina del 1809, dal Marchese Onofrio del Grillo la cui battuta distintiva viene dal sonetto “Li soprani der monno vecchio” di Giachino Belli: “Perché io so’ io e voi nun siete un ….!”
Dal resto perché stupirsi se dopo il Bonus Natale per le spese tecnologiche Vi siete regalati anche un bonus occhiali di 300 euro?
Purtroppo, gli effetti di questa politica scellerata la pagheranno migliaia di Imprese, di Professionisti e di Cittadini che non potranno far fronte agli impegni assunti. Quelle categorie “sfigate” a cui avete preferito gli interessi di altri. Quelle categorie destinate a subire le conseguenze di politica scellerata che ridurrà sul lastrico migliaia di imprese e di professionisti e che faranno perdere lavoro a chi lo aveva
trovato. Sia ben chiaro… le scelte che avete operato sono più che legittime! Derivano da quel potere che il voto popolare vi ha conferito. Purtroppo, vi siete dimenticati che dietro quelle categorie, che a subire i Vostri Decreti, non ci sono numeri ma Persone.
Uomini e Donne che non godono dei Vostri innumerevoli privilegi e che vi richiameranno a questa responsabilità che, in più occasioni, avete dimostrato di non volere nè essere in grado di assumere. “Chi pensa rettamente, ha diritto di governare e governerà bene”… il dubbio che abbiate ancora
il diritto di governare si insinua.
Raffaele Nurra Architetto
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