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Palaghiaccio, due pesi due misure

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18 Novembre 2005

Egregio Direttore,
ho visto questa mattina parcheggiata nei pressi del palaghiaccio la nuova e scintillante macchina del ghiaccio. Evviva! Peccato che per 2 anni atleti, utenti e addetti ai lavori abbiano dovuto respirare ed operare con una leviga-ghiaccio non in regola. Soprattutto sottolineando che per 2 anni chiunque varcava la soglia del Palalbani ne ha dovuto respirare i gas di scarico emessi. Ora il Comune si è deciso ad investire una cifra di circa € 100.000 per l’acquisto del “pezzo” mancante che garantisca la salute degli utenti e dia quel minimo di garanzia a chi deve operare su quel mezzo. Però come giustifica il Comune che la precedente vera gestione (durata 13 anni), quella Blumer per intenderci, la macchina elettrica ha dovuto comperarla a proprie spese come tutto il resto? Nessun rimborso da parte dell’Amministrazione, nessun riconoscimento annuale per l’investimento fatto e il suo mantenimento. Una sorta di “se vuoi lavorare arrangiati”. Mi dispiace tornare sull’argomento ma vedendo quanto il Comune si sia operato fattivamente per agevolare le ultime 2 gestioni provvisorie grida vendetta! Dov’era prima il Comune? A tutt’oggi se il Palaghiaccio di Varese può garantire i pattini a noleggio al pubblico deve dire grazie al Signor Blumer. Nonostante di proprietà della sua Società,
nell’avvicendamento “obbligato” con i Mastini (i quali avevano messo sul tavolo promesse economiche ingenti poi non mantenute) non li ha portati via (600 paia) così come tutto il bar ad eccezione del “bancone” e di tanto altro ancora la cui lista sarebbe molto lunga. Lei mi dirà ma perchè non si è portato via tutto, visto come l’hanno trattato? La risposta se la può dare da solo e capirà perchè per 13 anni il Comune di Varese non ha dato nulla e per le ultime 2 ultime gestioni provvisorie (18 mesi la prima e fino a Dicembre l’attuale) è corso e corre ancora per qualsiasi cosa. Addirittura, all’attuale gestione secondo i soliti ben informati, il Comune starebbe facendo da “banca” con i soldi della collettività e pagando le considerevoli bollette di luce/acqua/gas (che sono intestate al Comune) riservandosi il conguaglio con i contributi che “arriveranno” da Provincia e Regione per poi tirare una sorta di dare/avere. Finirà poi così? Perchè? Non era più semplice e di maggior trasparenza che la gestione attuale si intestasse le utenze direttamente e “incamerasse” i contributi? Spero, da cittadino, che il nuovo Commissario faccia chiarezza sulla questione. E come si è regolato il Comune con i consumi dell’acqua e del riscaldamento della piscina data in gestione provvisoriamente ad una società già detentrice di altra convenzione Comunale e per questo a lei affidata dall’estate a qualche giorno fà, estromettendo la scuola nuoto (con oltre 1000 iscritti) gestita della Professoressa Cattaneo da diversi anni e sino allo scorso mese di giugno?
Ecco perchè: due pesi, due misure!!!

Antonio Russo

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