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Si può costruire la pace con la guerra?

guerra ucraina 2022
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1 Febbraio 2023

Buongiorno direttore,
va riconosciuto che la celebrazione del Giorno della Memoria è stata vissuta con una grande intensità, sia dalle istituzioni, in primis dal Presidente della Repubblica, e anche dalla Rai con il programma Binario 21, con Fabio Fazio e la senatrice Liliana Segre. Ma per la prima volta nella storia da quando il mondo ha scoperto la Shoah, la Russia, il cui esercito era arrivato per primo a liberare Auschwitz, non ha partecipato perché non invitata. Il motivo di questa esclusione è noto: la sua aggressione armata contro l’Ucraina la rende incompatibile a partecipare a queste celebrazioni.

Fin qui il discorso sembra ineccepibile. Poi però in tutte le celebrazioni dell’Olocausto è rimbalzato il tema fondamentale per cui tutto il mondo è stato coinvolto nella Seconda guerra mondiale: l’odio nei confronti degli ebrei e la presunzione da parte della Germania nazista di voler governare non solo l’Europa ma il mondo intero. Credo che in molti si saranno posti la stessa riflessione. Anche oggi un gruppo di Paesi con a capo gli Usa si sono auto-nominati governatori del mondo intero, mettendo definitivamente in crisi l’Onu, istituzione nata nel 1948 per costruire la pace mondiale che però non si è mai realizzata. E non si potrà mai realizzare sino a quando qualcuno farà della produzione e del commercio degli armamenti il motore dell’economia mondiale.

“La divisione del pianeta tra una minoranza di consumatori ricchi e una massa informe di uomini inutili, con il mercato come unico vero denominatore, ci porterà alla catastrofe. Da un lato la guerra permanente e sempre illegittima portata in tutto il mondo per difendere i privilegi di pochi, dall’altra il terrorismo, la resistenza dei poveri e degli esclusi. Ma guerra e terrorismo sono ambedue fuori legge – scrive Raniero La Valle in una lucida analisi in uno dei suoi ultimi libri, “Agonia e vocazione dell’Occidente” – Produrre, appropriarsi e dominare sono le radici del nuovo apartheid globale,  ambedue contrari alla ragione, ambedue distruttivi della modernità. L’unica speranza di salvezza per tutti è ripartire dalla vera natura dell’Occidente, cioè la sua vocazione all’inclusione, non all’esclusione”.

Se si parte quindi da questa affermazione, che guerre e terrorismo sono fuori legge, com’è possibile che alla guerra di Putin contro l’Ucraina si possa e si debba rispondere solo con le armi? Non ci si rende conto che il sostegno dato all’Ucraina sta producendo un odio pazzesco giustificato dalla teoria tra aggredito e aggressore? E’ possibile costruire la pace con la guerra? Potranno i carri armati costruire la pace? E dopo i carri armati si dovranno vendere missili e poi gli aerei? E dopo i missili e gli aerei anche le bombe atomiche? L’Ucraina è senza dubbio il paese che è stato aggredito da Putin, ma chi si deve fermare prima del baratro finale: chi ha ragione o chi usa la ragione?

Si rifletta su queste domande e si lavori per il cessato il fuoco immediato e per un dialogo anche quando sembra impossibile. E Zelensky eviti di venire a Sanremo a fare un elogio alle armi ma venga a implorare la pace. Penso che dopo un anno anche il popolo ucraino ha diritto alla pace e non più alla guerra. Spero che il prossimo 24 febbraio possa tornare in tante città la voce del movimento per la pace, per chiedere il cessate il fuoco, che non significa automaticamente riconoscere i territori occupati dall’esercito russo.

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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    Scritto da lenny54

    E’ incredibile vedere come ai superpacifisti sfugga un argomento centrale: Putin non vuole la pace, non vuole Zelensky eletto democraticamente dal popolo, vuole dare un nuovo nome all’Ucraina e i territori conquistati per lui sono solo l’inizio. E’ cosi’ difficile capire questi argomenti?

  2. Avatar
    Scritto da Edmond-Dantes

    Sig. Emilio, lei mi sembra confondere la realtà con la sua speranza di quello che lei desidererebbe che la realtà fosse.
    Non serve molto acume per capire che se la Russia non avesse più armi la guerra finirebbe, ma senza armi agli ucraini a finire sarebbero gli ucraini…una differenza di non poco conto.
    Inoltre, durante la guerra fredda, la pace fu proprio garantita dalle armi (nucleari), che quindi, si, possono garantire la pace.
    Il mondo può essere un posto cattivo, bisogna prenderne atto. Con il buonismo ed il pacifismo a senso unico non si raggiungono accordi di pace.
    Anche questa narrazione che la guerra (o tutte le guerre talvolta) sono sempre responsabilità degli USA per alimentare la loro industria bellica o per la loro sete di petrolio….ma basta!! Servono argomenti concreti, non pregiudizi

  3. Avatar
    Scritto da Edmond-Dantes

    I fatti qui sono molto chiari e molto semplici:
    1) L’Ucraina ha restituito le armi atomiche sovietiche alla Russia in cambio di una garanzia di pace…
    2) La Russia ha invaso l’Ucraina
    3) Gli Ucraini hanno il diritto di difendersi e di difendere un sistema di valori democratici: impossessarsi del territorio altrui con la forza riavvolge la storia di secoli e significa ignorare i milioni di morti che gli stati imperialisti dei secoli scorsi hanno generato.

  4. Avatar
    Scritto da Felice

    La risposta al titolo è assolutamente sì….ed è l’unica via contro un dittatore in decadenza che vorrebbe ripristinare le mattanze della vecchia Unione Sovietica. Una risposta ferma è l’unica via contro quello che pensavamo essere il secondo esercito più potente al mondo che si rileva invece pieno di gruppi paramilitari privati, filo-nazisti, carcerati, evasi e tagliagole di ogni risma.
    La resa della Ucraina non significherà pace ma sarà il sigillo per giustificare ed accettare una invasione armata di un paese sovrano da parte di uno stato che ormai da molti è considerato terrorista.

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