Costruire un rifugio per i bombi con i suggerimenti del Parco RTO

Oggi, nella giornata mondiale della tutela delle api, alcuni suggerimenti per coinvolgere i bambini in una pratica tanto delicata quanto importante: proteggere gli insetti impollinatori

Varie

L’iniziativa #naturaacasatua, promossa dalla cooperativa sociale AstroNatura nell’ambito del progetto di Istituto Oikos Campo APErto, è dedicata ad alcune attività che bambini e ragazzi possono svolgere da soli o con l’aiuto di un adulto. Tra queste spicca quella che prevede la costruzione di bug hotel, veri e propri rifugi per insetti.

Ma perché i bug hotel sono così importanti?

Il compito che svolgono è semplice quanto essenziale: dare ospitalità ad un esercito di alleati nella lotta biologica contro molte infestazioni delle piante, nonché fornire un valido contributo alla difesa della biodiversità.

Un hotel per insetti

I rifugi per insetti, i cosiddetti bug hotel, sono delle strutture realizzate con legno e altri materiali naturali che hanno la funzione di fornire a molti insetti un rifugio per l’inverno o un luogo “tranquillo” in cui allevare i propri piccoli. Costruirli è abbastanza semplice ma la presenza di un adulto è essenziale: occorre infatti utilizzare alcuni strumenti potenzialmente pericolosi come seghe, martelli, chiodi.

Progettazione

Che forma deve avere il rifugio per insetti? Quanto deve essere grande? Non c’è una regola precisa per la costruzione e si può ; è però importante tener presente che deve avere un solo lato aperto, una profondità minima di una ventina di centimetri e una sorta di tetto o copertura che limiti la possibilità che vi entri la pioggia. All’interno è poi importante utilizzare dei pannelli di legno per separare diverse “camere” per gli ospiti.
La forma più semplice è quella a “casetta” riportata nel disegno qui sotto.

La scelta degli ospiti

Insetti e altri invertebrati hanno esigenze differenti per quanto riguarda i rifugi in cui trascorrere l’inverno e i luoghi in cui allevare i loro piccoli, pertanto le varie camere possono essere “arredate” in modo differente per attrarre animali diversi.
Inserendo in una camera un po’ di paglia o di lana di legno e chiudendo l’ingresso con un pannello con delle piccole fessure orizzontali (alte circa 5 mm) si può costruire un rifugio adatto a coccinelle e crisope. Questi ultimi sono piccoli insetti verdi o beige che, come le coccinelle, si nutrono di afidi e altri insetti dannosi per le piante. Il rifugio è ancora più attraente se il pannello viene colorato di rosso.

Una camera con dei legnetti appoggiati inclinati a una parete e con l’ingresso chiuso con un pannello con delle piccole fessure verticali (larghe 5 mm) è invece apprezzata da diverse farfalle che trascorrono l’inverno in letargo, come ad esempio le Vanesse.

Per attirare impollinatori come le api solitarie, è invece opportuno mettere in una delle camere una buona quantità di pezzi di legno cavi all’interno, come ad esempio delle canne di bambù (in alternativa si possono forare dei pezzi di legno con un trapano). Queste devono essere di lunghezza giusta per poter essere inserite nel rifugio (15-18 cm) e con fori di diametro compreso fra 4 e 8 mm. È importante che i vari pezzi di canna di bambù siano chiusi sul fondo (in alternativa possono essere tappati con dell’argilla) e abbiano invece l’estremità rivolta verso l’esterno aperta. A seconda delle dimensioni dei fori, diverse specie di api solitarie potranno scegliere i pezzetti di bambù per allestirvi i loro nidi.

Per finire, una camera può essere dedicata a diversi tipi di insetti e invertebrati (chiocciole, limacce, ragni, centopiedi, millepiedi, coleotteri, ecc.) che normalmente trovano rifugio fra le pietre e i rami che si accumulano sul terreno nei boschi. Sarà sufficiente raccogliere sassi, pigne, rametti, foglie, gusci vuoti di chiocciole e altro materiale simile, per poi accumularlo in una delle camere del rifugio.

Dove, come e quando posizionarlo

Il posizionamento del rifugio è importante per far sì che possa attrarre gli insetti e fornire loro un rifugio idoneo. Innanzitutto occorre scegliere un luogo abbastanza riparato dal vento e dall’umidità; è preferibile non appoggiare il rifugio al suolo, ma posizionarlo su mattoni o paletti che lo tengano sollevato 20-30 cm da terra. Per evitare l’accumulo di acqua è poi opportuno che il materiale inserito (tronchetti forati, canne, ecc.) venga orientato con le aperture verso il basso. La parte aperta del rifugio deve essere orientata verso sud-sud est, in modo che possa godere, soprattutto in inverno, di una maggiore insolazione. Per garantire stabilità, posizionare il materiale più pesante alla base del rifugio e quello più leggero in alto. Un ultimo accorgimento, ma non meno importante: scegliere un’area in cui siano disponibili fonti alimentari per gli ospiti, quindi in prossimità di prati, giardini o aiuole fiorite.

Quando si può allestire un hotel per insetti?

Il periodo migliore è la fine dell’inverno, in modo tale che le prime api selvatiche, che iniziano la loro attività in primavera, siano in grado di “scoprire” e utilizzare fin da subito il nuovo rifugio.

Costruiamo un rifugio per bombi

I bombi, “cugini” delle api, sono soliti costruire i loro nidi in cavità sotterranee, sfruttando spesso vecchi nidi abbandonati di topi e arvicole. Costruire in giardino un ambiente che possa essere scelto dai bombi per nidificare è abbastanza semplice, ma anche in questo caso è meglio farsi aiutare da un adulto.

PROCEDIMENTO

Per la costruzione di un rifugio per bombi serve un vaso di plastica o di terracotta (diametro da 10 a 20 cm) che abbia un foro sul fondo. Se non c’è va fatto; 2-3 cm circa di diametro è sufficiente.
Scavare nel terreno, nel luogo prescelto, una buca che possa contenere interamente il vaso capovolto. Posizionare sul fondo della buca uno strato di rametti secchi spezzati per drenare l’acqua ed evitare che il nido si possa allagare. Aggiungere quindi un po’ di materiale morbido per la nidificazione: lana cardata, muschio asciutto o fieno secco possono andare bene.
Ricoprire quindi il “nido” con il vaso capovolto e interrare il tutto facendo in modo che il foro sul fondo del vaso sia a livello del terreno. Mettere quindi sopra al fondo del vaso una pietra o una piastrella che faccia da tetto ed eviti l’ingresso di acqua, avendo cura di tenerla sollevata dal vaso di circa 2 cm con dei sassi o dei pezzetti di legno, in modo tale da permettere ai bombi di passare nello spazio fra il “tetto” e il fondo del vaso. Fatto questo, servono un po’ di fortuna (i bombi non sempre scelgono i nidi artificiali, anche se ben costruiti) e un po’ di pazienza.

DOVE E QUANDO POSIZIONARLO

Il posto in cui realizzare il rifugio per bombi va scelto in anticipo: è meglio individuare un angolo poco disturbato del giardino e piuttosto vicino a piante fiorite. È anche importante essere sicuri che nella zona in cui vivete ci siano bombi che possano usare il nido. Il rifugio va allestito alla fine dell’inverno, prima che le “nuove” regine, in primavera, inizino a cercare un posto in cui nidificare.
Le api solitarie, i bombi e gli altri animali che visiteranno i rifugi o i fiori del giardino possono essere osservati, ma non vanno disturbati. Tutti gli imenotteri (api, api selvatiche, bombi, ecc.), se disturbati, possono pungere: meglio evitare di avvicinarsi troppo o di catturarli.

Le istruzioni per costruire altri tipi di bug hotel sono disponibili sul sito del Parco Pineta nella sezione “Rifugi, cassette nido e mangiatoie”, oppure sulle pagine Facebook del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, del Parco Rile-Tenore-Olona e della cooperativa sociale AstroNatura.

Istituto Oikos è impegnata per la tutela delle api e degli altri insetti impollinatori in provincia di Varese, in collaborazione con altre realtà del territorio: Cascina Burattana, Parco RTO, l’Associazione tra Produttori Apistici della provincia di Varese e Astronatura.

di
Pubblicato il 20 Maggio 2020

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.