Raccolta differenziata, le precisazioni del vicesindaco Pipolo

L’assessore delegato all’ambiente risponde pubblicamente alle osservazioni giunte in Municipio dai cittadini dopo l’entrata in vigore della “linea dura” in tema rifiuti

Riceviamo e pubblichiamo alcune dichiarazioni del vicesindaco Vito Pipolo dopo l’entrata in vigore della “linea dura” per la raccolta differenziata in città, in seguito anche ad alcune segnalazioni giunte in Municipio da parte dei cittadini che si lamentavano della situazione:
 
Portavoce, portaborse, politicanti, sempre un po’ soloni…., tesi sempre a strumentalizzare.
Il percorso che il Comune di Tradate, in collaborazione con Seprio Patrimonio e Servizi, per pubblicizzare e organizzare tra le famiglie tradatesi, le attività produttive, commerciali e artigiani è stato meticoloso e mirato.
Cronistoria.
Nel 2007, assessorato all’ecologia e all’istruzione hanno organizzato una serie di incontri e lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado di Tradate per sensibilizzare i più giovani sulla necessità della raccolta differenziata.
In collaborazione con le scuole primarie, il consorzio dell’alluminio e Seprio sono stati distribuiti contenitori per la raccolta dell’alluminio incentivando i ragazzi e le loro famiglie a differenziare lasciando alla scuola il ricavato della vendita dello stesso.
L’ informatore comunale “Città di Tradate” uscito nel mese di luglio 2008, distribuito alle 7.569 famiglie di Tradate, pubblicizzava chiaramente quali sarebbero state le nuove modalità della raccolta differenziata che sarebbe iniziata di li a pochi mesi, fornendo a tutte le famiglie (7.569) il calendario settimanale della raccolta fornendo anche gli orari e la tipologia di rifiuto che era possibile conferire nella piattaforma ecologica di via Colombini.
Subito dopo, veniva fornito, assieme al Kit per la raccolta differenziata alle 7.569 famiglie tradatesi, alle attività produttive, commerciali e artigiani il “vademecum” o libretto delle istruzioni dal titolo “Sei tu che fai la differenziata” che approfondiva in modo inequivocabile le modalità della raccolta differenziata.
A questa “alfabetizzazione”, in collaborazione con SPS e gli assessorati competenti, sono stati organizzati una seria di incontri esplicativi rivolti a:
10 Luglio 2008 amministratori di condominio per la organizzazione della raccolta differenzia all’interno degli edifici plurifamiliari. 
Nella prima settimana di settembre sono state convocate apposite riunioni con i titolari di attività, raggruppati per categorie:
01 settembre 2008 negozi non alimentari, parrucchieri ed estetisti, negozi alimentari
02 settembre 2008 studi professionali, uffici, banche.
03 settembre 2008 bar, ristoranti, pizzerie.
04 settembre 2008 carrozzerie e autofficine, autosaloni, mobilifici.
Durante le riunioni oltre a distribuire l’opuscolo informativo sono state fornite ulteriori informazioni sulle modalità di raccolta e sono state raccolte le esigenze di ciascun gruppo di attività. Successivamente oltre al kit base, secondo le richieste di ciascun gruppo di attività sono stati forniti ulteriori contenitori carrellati per la raccolta di frazione organica (umido), plastica, carta e vetro.
Riteniamo di aver fatto tutto quello che tecnicamente e umanamente era possibile e continueremo a farlo.
I risultati di questo sforzo ci gratificano.
Solo una ultima nota ai distratti e a chi deve sempre e comunque strumentalizzare: è patetico affermare che “alcuni cittadini non fanno la raccolta differenziata perché non comprendono il senso di fare una piccola fatica per un bene così grande”. Chi sostiene questa tesi non sa cosa scrive o dice e non si rende conto che il “piccolo sforzo” della corretta raccolta differenziata è una battaglia di civiltà per tutti al di là degli steccati politici e del colore della maglia che si indossa.
Si smetta di seguire la strada che porta solo a confondere le idee (a pochissimi, per fortuna!).
Nulla abbiamo da imparare da altri, i più bravi, (l’erba del vicino è sempre più verde), ma che solo ora si accorgono che gli amministratori dei condomini vanno incontrati.
Possiamo solo confrontarci sulle idee (ammesso che le idee ci siano) ed è ridicolo pensare di confrontare l’organizzazione della raccolta differenziata dei comuni a noi limitrofi perché qualcuno di loro potrebbe avere le caratteristiche di un rione tradatese. Mi spiego meglio: se avessimo organizzato la raccolta differenziala al rione Allodola saremmo al 99,9% di differenziazione.
Sempre e comunque ringraziamo la maggior parte delle famiglie, delle imprese, dei commercianti e degli artigiani che compiono quotidianamente “il piccolo sforzo” della raccolta differenziata.    
 
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Febbraio 2009
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