Un nuovo logo per i 25 anni del Parco Pineta
La Cincia dal ciuffo e il Pino silvestre nel rinnovato simbolo dell’ente che giunge quest’anno al quarto di secolo
Un nuovo logo per i 25 anni del Parco Pineta. In più di due decenni di attività il Parco ha continuamente approfondito e focalizzato le sue attività; ricerca, monitoraggio, riqualificazione, controllo e divulgazione sono solo alcune delle priorità che hanno caratterizzato il Parco nella sua prestigiosa vita. “La conoscenza e la sensibilità ambientale sono aumentate – spiegano dal Parco – così da pensare ad un nuovo logo che meglio ci rappresenti, in sostituzione di quello che ha efficacemente svolto il suo lavoro in 25 anni”.Nel logo individuati due “testimonial” locali tipici. Il primo è il Pino silvestre (Pinus sylvestris) sulla sinistra del quadrato lilla del logo, riprende l’esatta forma della specie in natura, particolare che il logo precedente non fotografava correttamente. Il Pino silvestre, specie nostrana, caratterizza il paesaggio, ospita numerose specie animali e colora di vita il nostro territorio.
Accanto al Pino silvestre la Cincia dal Ciuffo (Parus cristatus), insettivoro utile al bosco e specialità del Parco per il suo legame con i boschi di Pino silvestre. Amante dei boschi con piante mature, ma non per questo meno utili all’ecosistema, le Cince dal Ciuffo amano le vecchissime Betulle e gli stessi Pini per nidificare.
Ma perchè sono stati scelti proprio questi due abitanti del Parco? “Il forte legame che relaziona le due specie rappresenta perfettamente le peculiarità del Parco – spiegano dall’Ente –; la vastità della Pineta con conifere a diversi stadi di maturità, elemento non comune alle nostre altitudini, ha creato un habitat invitante per un esemplare abituato ad ambienti di quote superiori: la simpatica Cincia dal Ciuffo. Il Parco, custode di biodiversità non cambierà di certo il suo spirito, l’opera di valorizzazione del territorio, di divulgazione e monitoraggio proseguirà come sempre fatto, perseguendo nell’idea di convivenza serena ed equilibrata tra l’uomo e la natura”
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