Scritte imbrattano i muri del teatro Apollonio
Parole inneggianti ad Allah e altre offensive verso gli italiani e l’Italia tutta. Il direttore del teatro: "Abbiamo sporto denuncia, siamo preoccupati"
Alcune scritte in arabo e in italiano sono comparse sui muri del teatro Apollonio e nelle vie
limitrofe del centro di Varese. Si tratta di parole inneggianti ad Allah e altre offensive verso gli italiani e l’Italia tutta. Espressioni pesanti come “Fanculo Italia” e altre più leggere come “Marocco e Tunisia siamo sempre in questa via”. In arabo due scritte sulla parete del teatro varesino, che tradotte vogliono dire “Viva il Marocco" e "Dio è grande", l’ormai arcinoto “Allah u akbar” che risuona nelle preghiere islamiche anche nella nostra provincia. Altre per terra negli stessi spazi tra via Dazio Vecchio e l’Apollonio: «Griffiti, scritte volgari e anche bestemmie sui muri ne abbiamo viste tante – spiega il direttore dell’Apollonio Filippo De Santis -. Le facciate le ripuliamo noi a nostre spese almeno due volte all’anno. Avevamo finito ieri e stamattina ci siamo ritrovati queste, di tenore ben diverso rispetto al solito. Non vorremmo che si scatenasse una “guerra” per appropriarsi di questa piazza e di questi spazi, dedicati ad altro, allo svago e alla cultura. Abbiamo sporto denuncia per la prima volta: murales e graffiti li abbiamo sempre “tollerati” e ripuliti, stavolta non possiamo voltarci dall’altra parte».
limitrofe del centro di Varese. Si tratta di parole inneggianti ad Allah e altre offensive verso gli italiani e l’Italia tutta. Espressioni pesanti come “Fanculo Italia” e altre più leggere come “Marocco e Tunisia siamo sempre in questa via”. In arabo due scritte sulla parete del teatro varesino, che tradotte vogliono dire “Viva il Marocco" e "Dio è grande", l’ormai arcinoto “Allah u akbar” che risuona nelle preghiere islamiche anche nella nostra provincia. Altre per terra negli stessi spazi tra via Dazio Vecchio e l’Apollonio: «Griffiti, scritte volgari e anche bestemmie sui muri ne abbiamo viste tante – spiega il direttore dell’Apollonio Filippo De Santis -. Le facciate le ripuliamo noi a nostre spese almeno due volte all’anno. Avevamo finito ieri e stamattina ci siamo ritrovati queste, di tenore ben diverso rispetto al solito. Non vorremmo che si scatenasse una “guerra” per appropriarsi di questa piazza e di questi spazi, dedicati ad altro, allo svago e alla cultura. Abbiamo sporto denuncia per la prima volta: murales e graffiti li abbiamo sempre “tollerati” e ripuliti, stavolta non possiamo voltarci dall’altra parte».TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città












Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.