«Il disco è come il buon vino». In tanti alla mostra-mercato

Piatto, circolare, vecchio e ruvido, eppure è lui il vero protagonista del fine settimana varesino. Stiamo parlando del disco in vinile, supporto musicale nato nei primi anni cinquanta che arriva a noi, generazione del virtuale, con un fascino più vivo che mai. Tanto amato da proporre in suo onore mostre, mercatini, esposizioni come è accaduto sabato 18 e domenica 19 all’Ippodromo Le Bettole di Varese dove Area96 ha organizzato la “Mostra –mercato del disco e del cd”, al suo tredicesimo anno di età. Una mostra che, per casualità o fatalità, si lega con la “Record Store Day” ovvero la “Giornata mondiale dei negozi di musica e di dischi” che cade proprio sabato 18. «E’ stato un caso ma siamo contenti che le due cose siano in concomitanza – spiega Rocco Cosentino di Area96 – Siamo vicini a tutti i negozi di dischi penalizzati dalla pirateria informatica e dalla crisi. Non c’è cultura nel masterizzare, il disco è un’altra cosa, è cultura è un documento storico dove trovi personaggi, vite artistiche, movimenti culturali, trovi copertine e iconografie rare. I negozi di dischi sono punto di riferimento culturale e il disco è da rispettare».
Due occasioni, la mostra e la “Record Story Day”, legate da un senso comune: ricordare che la musica è importante, è parte della nostra cultura, dalla nostra società, della nostra storia e come tale va difesa. E il disco, potremmo dire, racchiude in se questo messaggio.
«Il disco è un pezzo d’arte. – mi racconta Gimmi, un espositore della mostra che viene da Torino – Io ho circa diecimila dischi. E’ come avere una buona cantina di vino con la differenza che il vinile non si esaurisce mai.»
Sono circa quaranta gli espositori della mostra – mercato, provenienti da tutta Italia, dalla Svizzera, dalla Francia, dall’Olanda e in tantissimi coloro che si avvicinano ai tavoli espositivi per cercare “chicce” musicali introvabili. «Pink Floyd, Beatles, De Andrè, Rolling Stone rimangono i più ricercati – mi racconta Luca, espositore da Bologna – E’ vent’anni che faccio questo lavoro e il disco non smettere di perdere il suo fascino. E’un’icona ed è insostituibile. Fa bene alla psiche perché ascoltare un buon vinile richiede tempo, bisogna curarlo e tenerlo pulito». C’è poi Micael dalla Svizzera che mi dice di avere oltre cinquantamila cd e Roby da Pinarolo che mi spiega la differenza tra l’ascoltare la musica in cd e in vinile perché quest’ultimo la rende tecnicamente migliore. Non mancano gli espositori varesini come Lorenzo di Gavirate: «Il disco è unico è qualcosa che durante l’ascolto ti fa sentire a tuo agio, ha un suono più caldo rispetto ad altri supporti. Si merita tutto il successo che ha, ancora oggi». Incontro poi Massimo di Record Runners, espositore da sempre alla mostra e proprietario del negozio di dischi e vinili in centro Varese, un connubio perfetto per sapere come la pensa su questa giornata: «E’ anni che partecipo a questa mostra-mercato ed è una bella iniziativa. Sono uno dei sostenitori della “Record Story Day” a cui aderiscono negozi di tutto il mondo ed è sostenuta da artisti internazionali come Bruce Springsteen e Metallica. E’ un iniziativa che muove l’interesse verso questi argomenti e spero ce ne siano sempre di più». Interesse sicuramente acceso da parte dei visitatori della mostra che, come ci spiega Rocco «I varesini sono un grande pubblico di cultori musicali, è un pubblico competente. Fino ad ora ci sono stati tanti visitatori, più delle aspettative e siamo contenti perché è una manifestazione che cresce sempre di più».
La mostra è visitabile anche oggi dalle 9 alle 18.