Fontana: ” A2a nomini subito i vertici, il titolo in borsa soffre”

Il comune di Varese si rimette alle scelte della Moratti e di Paroli, che vogliono sostituire il manager bresciano Capra. Ma chiede che sia fatto tutto in fretta, per non deprimere il valore delle azioni

Varese non discute le scelte di Letizia Moratti e Adriano Paroli ma chiede che si trovi un accordo al più presto. Stiamo parlando della guerra delle nomine in A2a, l’azienda che ha assorbito Aspem; il sindaco Fontana è in sintonia con i soci di maggioranza: i sindaci del Pdl Letizia Moratti (Milano) e Adriano Paroli (Brescia). Questi ultimi sono apparsi uniti nello sfiduciare il bresciano Renzo Capra (nominato dal centrosinistra) dal vertice del consiglio di sorveglianza. Un po’ meno uniti, quando si tratta di definire chi lo dovrà sostituire.
In questo momento, il comune di Varese ha una sola preoccupazione: che tutto avvenga velocemente. Poichè l’incertezza deprime il titolo in borsa. Il 29 maggio si terrà l’assemblea dei soci.
 
Sindaco Fontana, c’è una bagarre sui nuovi veritici di A2a, qual è la posizione del comune di Varese?
“Secondo noi, la società deve assolutamente definire la governance, altrimenti si protrarranno delle  situazioni di tensione che portano a una sottovalutazione del titolo in borsa; comunque sia, ci vuole  una soluzione in tempi rapidi, il 29 maggio, e senza ulteriori rinvii”.
 
E’ preoccupato?
“Finché non avrà una governance certa, la società subirà momenti di tensione. Quello che accade in borsa ne è la riprova:  il titolo vola quando i giornali dicono che si è trovato un accordo, il titolo si deprime quando le notizie sottolineano invece che non c’è accordo. Tuttavia io sono tranquillo, perché la società è super patrimonializzata e fa dei super utili. La prima trimestrale ha dato risultati decisamente  migliorativi rispetto allo scorso anno, quindi i cittadini non devono avere preoccupazioni legate al valore della società”
 
Ma Varese non ha un ruolo in questo risiko di poltrone?
“Non ne abbiamo mai parlato in questi termini. Siamo gli ultimi arrivati e quindi cerchiamo soluzioni, non poniamo problemi di uomini nei consigli. Diciamo che abbiamo molta fiducia in una parte della dirigenza”.
 
In una parte sola? Quale parte?
“…in una parte….cambiare i vertici fa parte delle prerogative dei soci di maggioranza, Milano e Brescia, insieme, hanno la maggioranza assoluta, e possono farlo a pieno titolo, nel momento in cui lo ritengano opportuno. Noi ci atteniamo alle loro decisioni, quello che ci interessa di più è avere uomini del territorio dentro Aspem, dove abbiamo garantito il presidente varesino e due consiglieri nel consiglio di amministrazione”.
 
Ha parlato con qualcuno per esprimere un parere?
“Ho parlato con chi di dovere, ma non ho espresso suggerimenti, posso solo dire che ho molta fiducia che una soluzione si troverà”.
 
Però, A2a, è una società quotata in borsa. non crede che ci sia troppa politica in queste nomine?
“No, quello no, credo invece che si sia creata situazione di non omogeneità di vedute, che non vada tanto ascritta alla politica in senso stretto, ma alla politica aziendale”.
 
Varese che cosa fa per favorire una soluzione?
“La nostra situazione strategica è questa: dialoghiamo con tutti, con i vertici e i soci, con Brescia e Milano, forse finora abbiamo sentito poco i soci del comune di Bergamo, ma ci siamo sentiti con il presidente Zuccoli, il direttore generale Ravanelli, abbiamo un rapporto ottimo con tutti. C’è fiducia nei confronti di tutti i dirigenti,  e del nuovo amministratore delegato di Aspem Andrea Cavallini. A Varese interessa che Aspem, da quando è entrata in società, ha ricominciato a fare utili importanti, anche se, come dicevo prima, il titolo A2a soffre per questa situazione di fibrillazione, ed  è po’ sottovalutato”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2009
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