Le imprese viste dall’occupazione: «Varese sta peggio degli altri»
Alla Giornata dell'Economia, l'analisi dell'economista Pietro Aimetti sui dati Excelsior evidenziano come la nostra provincia senta maggiormente il peso della crisi, e l'abbia addirittura anticipata. Ecco perchè
La crisi pesa molto su Varese, ha pesato fin da prima che tutti gli altri luoghi la scoprissero. La notizia emerge da una lettura più approfondita dei dati sul lavoro di Excelsior 2008, indagine di Unioncamere. L’ha fatta – ed esposta nell’incontro di oggi alle Ville Ponti – l’economista Pietro Aimetti, responsabile dell’area Sistemi informativi per l’analisi economica del Gruppo CLAS: che ha anche cercato di studiare le prime anticipazioni di Excelsior 2009, per vedere come andrà a finire.
E, come primo dato, rivela: «La provincia di Varese mostrava segni negativi, nella statistica ufficiale, già prima dello scoppio della crisi, nel corso del 2008. I dati 2008 rapportati al 2007 davano un -2,5% contro il +1,0 % della media italiana. Si può dire che Varese ha sentito la crisi prima del resto d’Italia».
La situazione, già peggiore delle altre province, si è poi aggravata con l’inizio del 2009: «I dati di Excelsior formalmente si fermano a fine 2008, ma possono essere integrati con i dati della Cassa integrazione ordinaria utilizzata nei primi tre mesi del 2009. Facendo due conti e applicando dei correttivi, a gennaio il dato scende a – 4,9 (corrispondenti a -7.200 occupati) – 5,4 a febbraio (- 11.300) – 6,3 a marzo (-13.100), con risultati peggiori che nella media lombarda. E i motivi sono principalmente due: innanzitutto perchè ha una maggiore quota di manifatturiero, che sente maggiormente il peso della crisi, e poi perchè c’è Malpensa, che da sola pesa per l’un per cento del tasso di occupazione».
Facendo uno zoom sui settori, colpisce il fatto che quello meccanico reagisca più di quanto faccia, in media, l’intero comparto industriale: segna un -3,7% a marzo contro il -4,1% dell’industria. Mentre letteralmente frana, invece, il settore tessile: – 10% a gennaio, – 11% a febbraio, -14,4% a marzo.
Ma non sono tutte brutte le notizie che si possono elaborare da dati Excelsior: che ha deciso per il 2009, di fare una elaborazione intermedia nell’anno. «E c’è nelle anticipazioni di questa indagine una prima mossa di speranza – spiega Aimetti – Secondo i dati raccolti infatti gli imprenditori si aspettano una frenata nella caduta. La discesa sembra arrivata a un punto di massima. E se la ricerca di Excelsior è conforme a quello che succederà, come si è rivelato finora con le indagini passate, la caduta è finita e ci aspetta, perlomeno, un periodo di stabilità».
Fatte queste premesse, c’è speranza per chi cerca lavoro in provincia? Qual è il curriculum più richiesto, se c’è richiesta?
«In questo momento – ammette Aimetti – Le assunzioni sono ferme: le aziende sono in “surplace”. Non sono così disorientate da decidere di mandare a casa tutti ma sono caute nei loro movimenti. Se devono prendere nuovi lavoratori, si rivolgono innanzitutto a gente già esperta: in un momento in cui sono sotto pressione, sono alla ricerca infatti di personale “già pronto” nel caso in cui il mercato riparta. Meno operai generici e più personale specializzato, meno immigrati e più italiani. E si alza il livello di scolarizzazione».
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