Consiglio provinciale dedicato a spese, pedaggi e cinghiali

L'assemblea di Villa Recalcati ha deciso di destinare 1 milione di euro alla costruzione delle scuole materne in due comuni colpiti dal terremoto. All'incontro ha partecipato anche il prefetto Simonetta Vaccari

Si è svolto questa sera, a Villa Recalcati, il consiglio provinciale varesino. All’inconto ha partecipato anche il Prefetto di Varese, Simonetta Vaccari. Questi i temi affrontati:
   
Variazioni di bilancio – L’Assessore al Bilancio Fausto Brunella, durante la presentazione della variazione di bilancio ha sottolineato che per quanto riguarda il piano investimento opere pubbliche c’è una variazione di 80 mila euro per la riqualificazione delle strade provinciali. Inoltre è stata prevista la cifra di 1 milione di euro destinata alla costruzione delle scuole materne in due comuni colpiti dal terremoto. La variazione di bilancio è stata approvata con i voti della maggioranza e l’astensione della minoranza.

 
Riorganizzazione della Protezione civile – L’Assessore a Sicurezza e Protezione civile Rienzo Azzi ha illustrato gli indirizzi per l’attivazione della struttura di area omogenea per l’organizzazione del sistema di Protezione civile, «una realtà – ha spiegato Azzi – che è diventata in questi anni una strategica e indispensabile sotto molteplici punti di vista, grazie all’interesse dei sindaci della nostra provincia, al grande lavoro dei volontari e anche della Provincia di Varese e dei miei predecessori Christian Campiotti e Luca Marsico. La riorganizzazione della Protezione civile è stato delineato in base al criterio del rischio prevalente in una determinato territorio. Abbiamo suddiviso la nostra provincia in cinque zone, definite aree omogenee, una riorganizzazione studiata in sintonia con i sindaci del territorio, che hanno dato un prezioso contributo in fase di lavoro». La riorganizzazione è stata approvata con il voto unanime del Consiglio provinciale
 
Regolamenti faunistici e recupero degli animali feriti – È stato poi approvata all’unanimità la modifica del regolamento per l’organizzazione e il coordinamento del servizio provinciale di recupero degli ungulati feriti in provincia di Varese. L’assessore all’Agricoltura e gestione faunistica Bruno Specchiarelli ha poi illustrato, con il supporto di Guido Tosi, docente di zoologia all’Insubria e supervisore del testo stilato con la collaborazione del settore Gestione Faunistica e dal dirigente Augusto Conti, anche i punti cardine del Regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati nella nostra provincia. Il regolamento, passato all’unanimità, verrà applicato su tutto il territorio provinciale, anche se la zona venatoria di queste specie interessa solo la parte nord-Verbano. La nostra provincia ha una popolazione di ungulati che rappresenta un patrimonio faunistico di grande valore: dal camoscio al muflone (specie originaria della Sardegna e della Corsica), al capriolo (circa 1000 capi), al cervo (in costante crescita, oltre 600 capi), oltre al cinghiale, la presenza più massiccia e che dà anche più problemi. «In primo luogo  – ha spiegato l’Assessore Bruno Specchiarelli – evidenzio come fino a oggi la caccia al cinghiale e quella agli altri ungulati (Cervo, capriolo, muflone e camoscio) viaggiavano su binari abbastanza distinti. La caccia al cinghiale e quella agli altri ungulati risultava infatti abbastanza differenziata e diversamente regolamentata per tempistiche, modalità, ecc. Inoltre, non esisteva un regolamento specifico per la gestione del cinghiale, mentre era vigente un regolamento provinciale per la caccia di selezione. Proprio l’esperienza fatta negli ultimi cinque/sei anni, insieme con il sempre più stretto rapporto instauratosi con l’Università dell’Insubria e con gli Ambiti di caccia nella programmazione e gestione dell’attività venatoria in materia di ungulati, oltre al progressiva crescita di maturità dei cacciatori, ha evidenziato la necessità di ripensare, aggiornandole, tali forme di caccia. Il regolamento è strutturato in cinque parti, la prima delle quali detta i principi generali, specificando i compiti della Provincia del CAC e degli ATC; le altre parti nelle quali è strutturato il documento normano il prelievo selettivo degli ungulati (cervo, capriolo, muflone, camoscio e cinghiale), la caccia collettiva al cinghiale e il prelievo di controllo delle specie problematiche. L’ultima parte è dedicata alla gestione faunistica degli ungulati con alcuni capitoli dedicati alle sanzioni da applicare ai trasgressori. E’ stata volutamente stralciata dal regolamento, al fine di non appesantirlo, la parte riguardante i criteri di assegnazione dei capi da abbattere con i relativi punteggi, attualmente allo studio di un tavolo tecnico su proposta del Comprensorio Alpino e dell’Ambito territoriale di caccia n°1. . Per giungere a questo risultato, si è intrapreso un percorso innovativo partecipato, che ha comportato la formazione di una apposita Commissione riunitasi per un totale di oltre 40 ore: ogni singolo capitolo del regolamento è pertanto frutto di un confronto tra le varie parti coinvolte nella sua stesura». 

Mozione contro il rincaro dei pedaggi autostradali – È destinata al Ministero dei Trasporti e all’Anas la mozione presentata in consiglio provinciale. Con il documento si chiede "una revisione della convenzione unica attualmente in vigore tra Autostrade per l’ Italia e Anas, al fine di garantire meglio gli interessi dell’utenza del nostro territorio provinciale, soprattutto tenuto conto della crisi che interessa la nostra economia e del fatto che i nostri cittadini non possono continuamente mettere mano al portafogli e sobbarcarsi l’onere di rispettare le imposizioni statali a fronte della quasi assoluta mancanza di ritorno in termini di servizi erogati e strutture moderne in grado di assecondare la capacità produttiva che da sempre contraddistingue il sistema imprenditoriale e produttivo del Varesotto". Il Presidente della Provincia di Varese Dario Galli ha commentato: «Il problema dei pedaggi che sono stati di nuovo aumentati con un incremento ben più alto rispetto alla media inzialmente indicata. Con questa mozione vogliomo denunciare quanto avvenuto, poiché non riusciamo a comprendere il motivo per cui il nostro territorio debba sempre subire incrementi superiori rispetto ad altre zone del Paese. Tutto ciò a fronte del fatto che tutto l’arco costituzionale si prodiga a pontificare sull’unità del Paese, ma solo quando conviene, dal momento che i pedaggi in Italia si pagano solo fino a Roma. Se il Paese è unico lo deve essere sempre, anche quando si tratta, come in questo caso, di incrementare le tariffe. La cosa che più ci lascia perplessi è poi il fatto che, a fronte degli aumenti autostradali, non c’è un riscontro adeguato in termini di ammodernamento delle nostre autostrade e di investimenti nelle infrastrutture». Il Presidente Galli ha poi concluso: «La mozione ha il compito di porre il problema e non di risolvere uno squilibrio che dura da decenni. E’ una mozione che tratta un argomento territoriale». La mozione ha raccolto il consenso della maggioranza e l’astensione delle minoranza.

Malpensa – Il Presidente Galli ha poi presentato anche la mozione sul Malpensa e il congelamento degli slot: «Il principio politico è identico a quello della mozione precedente. A Malpensa ci sono voli bloccati e inutilizzati da Alitalia. Il problema di Malpensa è ancora oggi messa nelle condizioni di impossibilità di operare a fronte di un mercato che invece chiede di poter far riferimento al nostro scalo. In questi mesi, nonostante tutto, Malpensa ha intrapreso una nuova fase di crescita, peccato che la questione è stata di nuovo cristallizzata da questa incredibili e assurda decisione del parlamento europeo. Personalmente ritengo questa decisione sbagliata, negativa per il territorio, poiché non c’è alcuna ragionevole gisutificazione che, in un libero mercato, si blocchi e si difenda una situazione di monopolio che non ha ragione di continuare a esistere». La mozione ha ottenuto l’unanimità del Consiglio provinciale
 
In chiusura di Consiglio comunale il Presidente del Consiglio Luca Macchi e il Presidente della Provincia di Varese Dario galli hanno espresso i propri auguri ai consiglieri provinciale e assessori eletti sindaci nei rispettivi comuni: Francesca Brianza, Cristina Bertuletti, Matteo Bianchi e Massimo Colombo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2009
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