La Padania l’è Mundial, e l’inno vien da Berghèm

Per celebrare il campionato padano è stato scelto l'autore di "Zo le braghe"

E’ una manifestazione davvero curiosa, e fuori dalla roccaforti leghiste viene vista come una eccentrica goliardata messa in piedi dal partito di Bossi. Nelle città a guida del carroccio, invece, la competizione del “Mondiale dei popoli viene presa sul serio. Quest’anno, tra i testimonial, c’è persino Evaristo Beccalossi, e i politici del carroccio sono in prima fila nell’applaudire l’impresa del Padania Football team, il cui presidente è Renzo Bossi. Anche oggi a Varese, il sindaco Attilio Fontana e il presidente della provincia Dario Galli, ne hanno parlato un gran bene in occasione della presentazione del torneo. Varese sarà coinvolta anche perché il quartier generale della manifestazione è in una clinica di Lonate Pozzolo.

Le squadre sono di paesi che non esistono sulla carta geografica
, ma che si ritengono popoli veri e propri. Gli organizzatori hanno fatto invece le cose sul serio e ottenuto l’utilizzo di stadi veri come Novara, Varese, Brescia Verona, ma non San Siro come inizialmente avevano paventato.   In campo non c’è il Brasile di Kakà, va detto, ma Kurdistan, Gozo, Occitania, Padania, Provenza, Lapponia. Il Franco Ossola ospiterà 4 partite del Mondiale dei popoli. Martedì 23 giugno, il match Provenza Lapponia alle 17, e alle 21 Occitania Kurdistan, e l’ingresso è sempre gratuito. L’amicizia e la fratellanza fanno da sfondo a tutte le gare e il folklore non manca.

C’è persino l’inno della manifestazione che ha scritto un artista bergamasco, il cantante Peter Barcella, la cui carriera è tutto un programma.  

Il suo cavallo di battaglia è un brano in dialetto bergamasco “He l’E’ hoeu l’E’ hoeu”. Ma ha anche realizzato un raffinato pezzo dal titolo “Zo le braghe” e una curiosissima cover di Let it be dei Beatles ribattezza “L’è d’Albì”,  dove il malinconico testo dei quattro dei Liverpool cede il passo a una storia di amicizia ambientata in un mercato del formaggio delle valli bergamasche.
(“Al mercàt cómpre ‘l formàì ‘ndó sèmper lé al banchèt d’ün omassì … i dis che l’è de Nèmber l’è de ‘Lbì”). Tradotto: “Al mercato compro il formaggio vado sempre al banchetto da un omino dicono che è di Nembro è invece di Albino”. (testo completo). Anche la canzone inno dei mondiali è sua, e lo abbiamo in anteprima (in allegato come video). Buon divertimento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Giugno 2009
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