Le valli del Varesotto protagoniste del nuovo rinascimento
Presentato a Villa Recalcati il progetto Interreg promosso dalla Comunità montana Valganna Valmarchirolo e dal Conservatorio della Svizzera italiana. Un programma triennale e 230 mila euro di finanziamento
«Cosa ci manca?». La domanda di Silvia Sartorio non è retorica. Il progetto Interreg “Interpretando suoni e luoghi”, promosso dalla Comunità montana Valganna Valmarchirolo e dal Conservatorio della Svizzera italiana, è la risposta a quella domanda. Nel giorno della presentazione a Villa Recalcati, luogo ideale perché la Provincia di Varese è coinvolta nel progetto, il sorriso del presidente Dario Galli è la seconda risposta a quella domanda. Il progetto comprende concerti, spettacoli teatrali , formazione musicale e artistica sul territorio, concorsi per giovani talenti italiani e svizzeri con scambio di operatori culturali. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Invece la novità esiste, perché il progetto parte da un punto di vista diverso sia temporale che spaziale: avrà una durata triennale, particolare importante perché la cultura per lasciare una traccia ha bisogno di progetti di lungo periodo; sarà valorizzato il territorio. Formula, quest’ultima, consumata e abusata, ma non in questo caso, perché la valorizzazione artistica deve partire da ciò che il territorio produce (artisticamente). «Che cosa ci manca?», appunto. Il programma si svolgerà nelle vallate della provincia «luoghi magici» per la bellezza e l’atmosfera che esprimono, palcoscenico ideale per i giovani talenti varesini (come, ad esempio, il soprano Francesca Lombardi e il pianista Danilo Blaiotta). In genere i giovani talenti varesini, meglio insubrici, vanno in giro per l’Italia e l’Europa a fare master, corsi di perfezionamento, stage artistici. Il progetto, invece, prevede di far venire nel Varesotto «i maestri» (qualcuno ha già gradito le location degli stage, in particolare Villa Bozzolo, ma anche la Badia di Ganna, il Chiostro di Voltorre e il teatrino di Cassano Valcuvia) delle varie discipline artistiche, mentre la collaborazione con il capofila elvetico, il conservatorio della Svizzera Italiana, darà un respiro internazionale e di scambio necessario per i progetti Interreg, come sottolinea il direttore del Conservatorio Roberto Valtancoli: «Siamo onorati di essere stati interpellati. Da noi arrivano studenti, oltre 1700, e docenti da tutto il mondo e quindi per noi è congeniale la dimensione di scambio culturale». Il progetto coinvolgerà l’orchestra sinfonica del conservatorio svizzero, diretta da Charles Olivieri Munroe e arricchita dalla presenza del clarinetto di Petr Vasek, che si esibirà al teatro di Luino(domenica 23 settembre, di mattina!).
Il programma prevede anche un concorso per allievi attori (leggi il bando), la giuria sarà composta da attori professionisti e presieduta dal grande Antonio Zanoletti; e un concorso per giovani musicisti italiani e svizzeri. «Questo è un vero progetto Interreg – spiega Maria Sole De Medio, presidente della comunità montana della Valganna –. Sono stati stanziati 230 mila euro e siamo riusciti a riequilibrare gli interventi e la partecipazione. La volontà delle comunità montante (partners del progetto sono le comunità montane della Valcuvia, della Valceresio e delle Valli del Luinese ndr) è di dare un’opportunità. Alla Provincia diciamo grazie perché ci ha seguito in questa corsa».Localismo e arte realizzano, dunque, un’alleanza, non nuova, ma diversa nella strategia e nel tentativo di sintesi. E non è un caso che Silvia Sartorio, attrice professionista, e Chiara Nicora, pianista, che ne hanno curato la direzione artistica, abbiano scelto per la locandina una frase di Shakespeare: «La terra ha musica per coloro che ascoltano».
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