Palaghiaccio: Mirabelli e Nicoletti all’attacco
Pd e Movimento Libero, per bocca dei propri capigruppo, accusano l'amministrazione di Palazzo Estense di aver fatto fare a Varese una figuraccia di proporzioni mondiali
La pioggia estiva caduta all’interno del palaghiaccio di via Albani, proprio mentre si stava disputando una partita dei campionati del mondo di hockey in line, ha riacceso le polemiche sulla struttura sportiva che, come noto, è la più utilizzata dell’intera provincia di Varese.
All’attacco vanno le opposizioni: il PD per bocca di Fabrizio Mirabelli, da sempre molto attivo sul versante sportivo, Movimento Libero con l’intervento del proprio leader, Alessio Nicoletti.
LE 4 DOMANDE DI MIRABELLI – «Per anni, il PD ha denunciato, inascoltato, tramite interrogazioni, mozioni e ordini del giorno, il degrado del Palaghiaccio e la superficialità e il fastidio con cui le varie amministrazioni di centrodestra hanno affrontato questo problema» scrive Mirabelli. «Perfino nell’imminenza dei mondiali di hockey in-line abbiamo sollecitato nuovamente quegli interventi di manutenzione straordinaria che interessano soprattutto il tetto in legno lamellare, aggredito da muffe di ogni tipo, attesi dal lontano 1996 e mai realizzati».
Il consigliere di centrosinistra pone quindi quattro domande all’amministrazione di Palazzo Estense: «È mai possibile che durante l’inverno bastano 13 centimetri di neve per provocare la chiusura del Palaghiaccio e che durante l’estate, basta un acquazzone per fare gocciolare acqua sulla pista e sugli spettatori? Che fine hanno fatto i lavori di manutenzione straordinaria definiti “urgenti” dallo stesso Comune nel 1996? È vero che, secondo alcuni documenti del Comune, la struttura era già arrivata “al capolinea statico” qualche anno fa? Di chi è la responsabilità di questa situazione grottesca?».
Mirabelli prosegue suggerendo al sindaco Fontana e al suo vice De Wolf, che è anche assessore allo sport, di chiedere scusa al Comitato organizzatore dei mondiali e ai varesini per il danno arrecato all’immagine della città. Inoltre ripropone di definire «una programmazione delle manutenzioni necessarie relativamente non solo al Palaghiaccio ma a tutti gli impianti sportivi cittadini, maggiori e minori, che, in assenza di un’attenzione adeguata e costante e di seri investimenti, rischiano il collasso».
La chiusura è improntata sulla politica: «Sarebbe opportuno che, invece di regalare contributi di 4.000 euro a improbabili manifestazioni padane, la Giunta di centrodestra si concentrasse su come reperire i fondi necessari per preservare quel patrimonio di impianti sportivi che è un vanto della nostra città e che permette ai numerosi sportivi varesini di praticare ogni tipo di sport.
NICOLETTI: "FIGURACCIA MONDIALE" – A rincarare la dose ci pensa poi Alessio Nicoletti, leader di Movimento Libero. «Qualcuno spieghi cosa sta succedendo! Questa è l’ennesima figuraccia mondiale. Varese non merita di essere conosciuta nel mondo per carenze amministrative di questo livello. Se si è portato giustamente un campionato mondiale, la proprietà del Palaghiaccio, ossia il Comune di Varese, avrebbe dovuto garantirne la piena funzionalità. A farne le spese è l’immagine di Varese tutta, che di certo non merita tutto questo. L’Amministrazione ci fornisca immediatamente delle spiegazioni, anche se riteniamo difficile che possano trovare giustificazioni credibili su quanto accaduto. Per noi, la Giunta Fontana è arrivata al capolinea. Questa è la goccia (enorme) che ha fatto traboccare il vaso già pieno: nessuno sconto all’improvvisazione che sta portando Varese sempre più in basso».
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