Degrado alle cascate? “Colpa dei maleducati”
Il sindaco Giuseppe Galliani risponde a una lettrice di VareseNews che nei giorni scorsi ha sollevato il problema dell'abbandono di quel luogo. Pubblichiamo per intero la lettera del primo cittadino
Degrado alle cascate di Cittiglio? Vero, ma non per colpa della poca attenzione bensì della maleducazione. Il sindaco Giuseppe Galliani risponde a una lettrice di VareseNews che nei giorni scorsi ha sollevato il problema dell’abbandono di quel luogo. Pubblichiamo per intero la lettera del primo cittadino.
Gentile signora,
mi appresto a rispondere alla Sua segnalazione esponendo le mie personali considerazioni sull’argomento e cercando di essere il più oggettivo possibile.
Gentile signora,
mi appresto a rispondere alla Sua segnalazione esponendo le mie personali considerazioni sull’argomento e cercando di essere il più oggettivo possibile.
Concordo perfettamente con Lei che il luogo in questione è uno dei più suggestivi della zona tant’è che il nostro comune ha cercato di valorizzarlo realizzando un parco pubblico, il parco delle cascate, destinando a tale scopo un terreno ricevuto in donazione da un concittadino.
La gestione di questo parco è affidata ai volontari del Gruppo Alpini di Cittiglio che si sono fatti carico di realizzare una struttura in legno che funge da "gazebo fisso" di supporto all’area ed attrezzare la stessa con tavoli, panche, cestoni per il conferimento dei rifiuti, nonchè di appositi spazi in sicurezza destinati a barbecue. La raccolta dei rifiuti è affidata alla ditta che ha in appalto il servizio nel territorio comunale; quindi ogni settimana un mezzo arriva fino al parco per caricare i sacchi depositati nei cestoni (sacchi che vengono raccolti nel parco dai volontari alpini).
Purtroppo però l’opera di questi volontari è stata e continua ad essere vanificata dall’imbecillità e dall’ignoranza di una minoranza di frequentatori che quasi sempre però restano sconosciuti. La maleducazione non si limita solo allo spargere rifiuti e vetri un pò dovunque ma va ben oltre: pensi che più volte abbiamo constatato che sono stati bruciati tavoli e panche, scardinato e divelto le aperture e perfino il tetto della struttura, distrutti i manufatti realizzati per i barbecue ed i fuochi accesi un pò dappertutto, cartelli e segnaletica strappati e cestoni per i rifiuti rovesciati nel torrente. Può immaginare lo sconforto dei volontari (oltre naturalmente i costi e gli sforzi per ripristinare ogni volta il tutto)
Come avrà certamente potuto constatare la zona è "fuori mano" per cui è molto difficile tenerla sotto controllo. Posso assicurarLe che nel programma di servizio della Polizia Locale (ma anche dei Carabinieri) è inserito il controllo della zona che viene regolarmente effettuato anche se non ha mai portato ad individuare i responsabili.
Per quanto riguarda la pericolosità dei sentieri che dal parco portano alla seconda e terza cascata posso solo ricordare che si tratta di sentieri impervi, realizzati nel tempo dal continuo passaggio di pescatori, cacciatori, raccoglitori di funghi e tagliaboschi quindi da persone "esperte della montagna" che conoscevano ogni passaggio e ogni appiglio. Io stesso avendo avuto l’opportunità e la fortuna di seguire uno zio pescatore fin da bambino ne ho appreso i segreti e posso affermare di conoscerne a memoria ogni difficoltà. Questa mia considerazione non vorrei fosse interpretata come un vanto bensì come voler porre in risalto l’estrema difficoltà (se non addirittura impossibilità) per una messa in sicurezza di questi sentieri! Ovviamente nulla è impossibile, occorre però considerare i costi di tali interventi. Non so chi possa aver promesso in passato la messa in sicurezza di questi sentieri perchè un conto è parlare di ripristinare tracciati franati per consentirne il transito a persone con una certa esperienza e con idoneo equipaggiamento (almeno gli scarponcini e vestiti comodi) ed un conto è la messa in sicurezza. Mi deve credere che in questi anni ho visto di tutto, intere famigliole che arrancavano perfino con scarpe di vernice e tacchi a spillo! ed a nulla valevano gli avvertimenti e gli inviti a desistere, ben che andava se non un insulto ti "beccavi" una rispostaccia!
Consideri infine, e poi concludo, che in talune ricorrenze questi luoghi sono frequentati da centinaia di persone (pasquetta, ferragosto, ecc.), in un anno posso tranquillamente affermare che si possa parlare di due-tremila visitatori, la maggior parte dei quali non è minimamente nè prerparata nè attrezzata per affrontare questi sentieri. La conferma che negli ultimi anni si sono registrati diversi incidenti, alcuni veramente gravi, con conseguenti indagini da parte della magistratura per accertare eventuali responsabilità sia dirette che indirette (vale a dire chi ha realizzato o provvede alla manutenzione dei sentieri senza mettere in atto tutti gli interventi che le norme di sicurezza prescrivono).
In conclusione con queste mie considerazioni ho cercato di fornirLe una fotografia reale ed oggettiva della situazione. E’ vero che molte volte è una questione di educazione e di rispetto delle regole che manca totalmente; questa è purtroppo un’amara constatazione. Sono comunque consapevole che occorre però essere propositivi ed a tal proposito Le anticipo quelli che sono i passaggi che stiamo per intraprendere: tutta la montagna in questione, unitamente alla gran parte dei monti della Valcuvia sono stati inclusi in un SIC (Siti di Interesse Comunitario) per l’importante valenza naturalistica che ricoprono. Sarà quindi possibile beneficiare di finanziamenti comunitari a fronte di progetti per interventi di interesse comune. Uno di questi progetti che si vorrebbe proporre unitamente alla Comunità Montana è appunto la riqualificazione di tutta l’area, questo richiede però tempo e definizione di priorità in un contesto di interventi che debbono essere condivisi con gli Enti sovracomunali preposti.
Personalmente confido che questi luoghi, oggettivamente tra i più suggestivi della nostra provincia, vengano attentamente e giustamente valutati in modo da poter intervenire con serietà; sui tempi sinceramente non mi sento di fare previsioni. Una cosa Le posso garantire, per la mia amministrazione questa è una priorità che intendo portare avanti seriamente e con tutto l’impegno possibile.
Mi scusi per la lungaggine di questa mia risposta, forse mi sono fatto prendere un pò la mano, però occorreva scendere nei particolari per consentirLe una lettura corretta della situazione.
ConfermandoLe in ogni caso la mia più completa disponibilità, Le assicuro che quanto segnalato verrà tenuto nelle giuste considerazioni.
Con i miei più Cordiali Saluti.
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