Pellegrinaggio “ecologico” sulle tracce di San Francesco

Domenica 6 dicembre si terrà la tradizionale manutenzione dei quattro chilometri del percorso ambientalista organizzata dai volontari dell’associazione Amici del Campo dei Fiori. Possono partecipare tutti muniti di guanti e attrezzi. Ritrovo alle 8.45 al bivio Sacro Monte - Campo dei Fiori

A distanza di 800 anni il carisma di San Francesco è ancora tangibile nelle tracce archeologiche dell’antico convento francescano che per duecentocinquanta anni fu attivo nel Monte San Francesco alle pendici del Campo dei Fiori. Domenica 6 dicembre  l’occasione in più per percorrere questi luoghi è rappresentata dalla tradizionale manutenzione dei quattro chilometri del percorso ambientalista "nr 9" organizzata dai volontari dell’associazione "Amici del Campo dei Fiori".
Fin dall’antichità il Monte San Francesco, con una piccola chiesa e alcune abitazioni in pietra, sovrastava il borgo di Velate (all’epoca più importante di Varese) e offriva ai pellegrini il passaggio per giungere al Santuario di Santa Maria del Monte, ben visibile dall’altra parte della Valle del Vellone. Nel 1228 viene attestata l’esistenza del “Conventino di San Francesco”, espressione locale di una intensa devozione a Frate Francesco, in quegli anni ancora in vita, e alla sua Regola, che veniva ufficialmente riconosciuta da Innocenzo III attraverso la Bolla Pontificia di cui ricorrono in quest’anno gli ottocento anni.
In realtà i frati minori erano insediati in un territorio che era stato un importante avamposto militare romano, infatti si può ancora vedere il basamento della torre di avvistamento risalente all’epoca del tardo impero (III-IV sec. d.C.), collegata visivamente a quella “gemella” di Velate e a quella posta in alto, del complesso del monastero delle Suore Romite. Il Conventino era anche adiacente ad un antico sito di culto Longobardo, detto “Campo delle Pertiche”, luogo di sepoltura dei guerrieri, i quali usavano lunghe pertiche, sulle quali issavano colombe di terracotta, che hanno dato origine al toponimo di San Francesco in Pertica usato ancora oggi.
A testimonianza della Regola francescana, sono tuttora visibili i resti dei terreni del Conventino, organizzati dai frati in terrazzamenti che permettevano la coltivazione di ortaggi e la cura del bestiame, e i resti di un forno. Con il succedersi di alcune Bolle papali, ai Francescani furono riconosciuti importanti privilegi (facoltà di accettare eredità, di predicare nelle parrocchie, di confessare, di dare sepoltura) ed è possibile che in quelle circostanze i frati del Conventino scegliessero di abbandonare il luogo isolato per una destinazione più vicina alla comunità secolare.
Nel 1574, in una visita alla Basilica di Santa Maria del Monte, Carlo Borromeo costatò il degrado di tutto il complesso e ne sospese momentaneamente le celebrazioni liturgiche, ordinando una serie di urgenti riparazioni. Forse fu per questa controversa decisione, che i frati preferirono abbandonare progressivamente il Conventino. Risale probabilmente a questa occasione, come dice la tradizione, che la statua lignea della Madonna con Bambino della chiesetta francescana, fu portata al sicuro nella chiesa di San Cassiano in Velate.
Il complesso del Conventino non venne più restaurato, forse a causa della terribile pestilenza che si abbattè sulla Lombardia o forse perché con i fondi della comunità e le donazioni di importanti famiglie varesine, dal 1580 si preferì costruire la cappella del Rosario a S. Vittore, e poi dal 1604 il Viale delle Cappelle del Sacro Monte. I muri del Conventino vennero in gran parte demoliti, per permettere l’utilizzo delle pietre come materiale di costruzione a Santa Maria del Monte; il luogo poi cadde nell’oblio e la chiesa venne in seguito sconsacrata.
Nel 2002, con il patrocinio del Comune di Varese e della Regione Lombardia, il sito francescano sul Campo dei Fiori è stato eletto come prima località per la partenza del progetto «Giardini di Frate Sole», che individua aree verdi in tutto il mondo da dedicare alla memoria di San Francesco. La presenza di una croce a forma di Tau, la firma di Francesco, indica nel Monte San Francesco un luogo semplice ma suggestivo, in cui poter ritrovare se stessi e il senso di comunione con la natura, proprio come ai tempi di Francesco.
 
Informazioni:

Possono parteciparetutti , muniti di guanti e attrezzi. Ritrovo alle 8.45 al bivio Sacro Monte – Campo dei Fiori. Le attività di manutenzione dureranno un paio di ore, si procederà anche in caso di pioggia; al termine sarà offerto un aperitivo con tagliata a cura della Circoscrizione Varese 3. Per informazioni rivolgesi a Eugenio Malnati, responsabile per l’associazione del Recupero dei Sentieri del Campo dei Fiori, cell. 335-6826683.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Dicembre 2009
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