“Documentari in corso ” alla Sala Urano
Il critico ed esperto cinematografico varesino presenta di film di qualità. Il primo appuntamento è per giovedì 21 gennaio, alle 20.30 con "Uccidere un elefante". A ottobre si terrà invece un'intera settimana dedicata ai film-documentario
Giovedì 21 gennaio, alle ore 20.30, si "Documentario in corso”, appuntamento con il cinema di qualità proposto dalla Sala Urano del Miv-Multisala Impero Varese, a cura di Maurizio Fantoni Minella critico ed espero cinematografico. L’appuntamento, che si ripeterà una volta al mese, è un anticipazione di ciò che si potrà vedere durante la "Settimana del documentario" che si terrà ad ottobre.
In anteprima nazionale verrà presentato il film vincitore al Festival dei Popoli di Firenze 2009 dal titolo “Uccidere un Elefante”dei registi spagnoli Alberto Arce e Mohammad Rujailah. Il film verrà proiettato nella versione originale con sottotitoli in italiano.
Il film sarà preceduto dalla visione del cortometraggio documentario
Sotto tregua Gaza di Maria Nadotti , 2009. Le immagini del genocidio alternate alla lettura di testi poetici e in prosa, recitati da Marco Baliani, Giuseppe Cederna, Pippo Delbono, Licia Maglietta e altri autori.
La Sala Urano ha già proiettato nella rassegna I “Fuoriprogramma del giovedì” le seguenti opere sul conflitto israelo-palestinese: Bil’in my love di Carmeli Pollak, Le mur di Simone Bitton, Guerra di Pippo Delbono, Madri e Proibito sognare di Barbara Cupisti, Freezone di Amos Gitai, Per uno solo dei miei due occhi di Avi Mograbi
Per tutte le info: www.lasettimanadeldocumentario.org
Recensione a cura di Maurizio Fantoni Minella
To shoot an elephant è un documentario di guerra, un’opera coraggiosa, senza concessioni alla retorica della pietà, né a quella spettacolare, su un genocidio di massa tra i più assurdi e crudeli della storia moderna. Girato in contemporanea con il più noto e celebrato Operazione piombo fuso di Stefano Savona 2009, il film mostra il clima della città assediata da un’angolazione insolita, quella dei medici e degli infermieri volontari del e del popolo che ormai ripone l’unica speranza in Dio. Si alternano immagini crude di morti infantili a gesti di rabbia e di sdegno; un giornalista italiano detta al telefono brani del suo diario: si tratta di Vittorio Arrigoni, l’internazionalista milanese che ha raccontato in un libro l’assedio di Gaza e il dolore dei suoi abitanti. Mentre giungono continui segnali di morte e distruzione, il popolo di Gaza, con grande pena, resiste. Una donna anziana, rivolgendosi all’operatore, dice: smettete di riprendere e abbiate pietà di noi!
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