Il Parco Pineta in aiuto del Parco della Valle del Lambro
All’opera diversi volontari dell’area protetta da domenica per l’”Emergenza Lambro” in cui si sono riversati tonnellate di idrocarburi
«I nostri volontari, non appena appresa la notizia dello sversamento di tonnellate di idrocarburi nel fiume, si sono subito resi disponibili ed hanno già iniziato ad operare». Mario Clerici, Presidente del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, racconta come i volontari dell’ente si siano subito mobilitati per fronteggiare «uno scempio ambientale che richiede l’impegno di tutti; la disponibilità ad intervenire è stata subito manifestata da molti Enti ed Associazioni tra cui i membri del Coordinamento delle Aree Protette Insubriche, di cui fa parte anche il Parco della Valle del Lambro».Nel 2005 i rappresentanti di alcune Aree Protette della Lombardia hanno attivato un coordinamento operativo di multiattività, finalizzato a potenziare, promuovere e comunicare le azioni delle aree protette della zona insubrica: il Coordinamento delle Aree Protette Insubriche (di seguito definito CAPI), il quale, attraverso lo scambio di punti di vista, esperienze, metodi e collaborazioni, ha dato avvio ad un comune percorso, nell’ottica di valorizzare ogni singola area protetta all’interno di un sistema funzionale.
Il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, come gli altri membri del CAPI, si è subito attivato manifestando la totale disponibilità ed inviando i propri volontari per intervenire sulle rive del fiume; i primi interventi si sono concretizzati nella rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono l’intervento dei mezzi di bonifica. Una squadra di Volontari AntIncendio Boschivo ed una squadra di Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Pineta hanno già iniziato ad operare domenica 28 febbraio rendendosi disponibile per gli interventi futuri.
«Deplorando il grande danno ambientale verificatosi – prosegue Clerici -, ho immediatamente manifestato la solidarietà del Parco Pineta agli amici del Parco della Valle del Lambro, comunicando la nostra disponibilità a fornire personale (tecnici del Parco e Volontari) per collaborare nell’azione di emergenza e salvaguardia ambientale. I nostri volontari (AntIncendio Boschivo e Guardie Ecologiche), non appena appresa la notizia dello sversamento di tonnellate di idrocarburi nel fiume, si sono subito resi disponibili ed hanno già iniziato ad operare domenica 28 febbraio».
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