Precari in Provincia, trovato l’accordo
Sei mesi di proroga per i 60 lavoratori di Villa Recalcati, per lo più contratti a tempo determinato e di collaborazione continuata e continuativa,
L’odissea dei 60 lavoratori precari della Provincia di Varese, per lo più contratti a tempo determinato e di collaborazione continuata e continuativa, sembra aver trovato un finale accettabile. I sindacati e i dirigenti di Villa Recalcati sono arrivati a una soluzione concordata che tenga conto delle esigenze lavorative del personale coinvolto. L’accordo è stato votato dall’assemblea dei lavoratori quasi all’unanimità: un solo astenuto. Per il sindacato erano presenti: Manuela Vanoli (Cgil), Michele Gaglione (Cisl), Daniele Ballabio (Uil); per la Provincia: Dario Galli, Claudio Ceriani, Paolo Ambrosoli.
L’accordo – A tutti i lavoratori in servizio con contratti di collaborazione continuata e continuativa o con contratti a tempo determinato verrà data la possibilità di accedere a selezioni per posizioni in numero uguale alle unità in servizio. Per evitare disparità di trattamento tutte le posizioni saranno individuate a tempo parziale (27 ore settimanali) salvo che particolari esigenze d’ufficio comportino un rapporto a tempo pieno (36 ore settimanali) o contratti già in essere, rapporti a tempo parziale (18 ore settimanali).
Per quanto riguarda la sostituzione degli attuali rapporti cococo si provvederà a nuove selezioni per contratti di collaborazione di durata semestrale; per quanto riguarda gli attuali contratti a tempo determinato si provvederà a nuove selezioni per contratti a tempo determinato della durata di sei mesi.
Nell’effettuazione delle selezioni, nel rispetto delle norme attinenti i concorsi per il pubblico impiego, verranno inseriti punteggi per titoli a riconoscimento della professionalità acquisita dai lavoratori presso gli uffici provinciali.
Durante i prossimi sei mesi si definiranno le posizioni necessarie per l’espletamento dei servizi di competenza provinciale con confronto con le organizzazioni sindacali.
Per queste posizioni si procederà a proroga del rapporto del personale in servizio fino all’espletamento dei relativi concorsi pubblici per l’individuazione di personale a tempo indeterminato.
«Dobbiamo ragionare come persone chiamate da altri cittadini per amministrare i soldi pubblici provenienti dalle tasse – ha commentato il presidente della provincia Dario Galli -. Una soluzione, molto simile a quella pattuita ieri, era già stata avanzata da Provincia di Varese. Detto questo però ci troviamo in una situazione oggettiva di difficoltà economica e abbiamo un obbligo, ovvero dare i miglior servizi possibili al minor costo possibile. Abbiamo individuato una soluzione per garantire una tempistica e la possibilità di trovare una nuova collocazione a chi non troverà posto nell’amministrazione pubblica di questo Ente. E questa è la linea guida che abbiamo sempre seguito. Per quanto riguarda i servizi, occorre dire che ci sono enti pubblici che spendono molto a fronte di servizi non buoni ed enti che invece, tenendo monitorate le uscite riescono a garantire buoni servizi. La soluzione raggiunta riduce al minimo i disagi per la persone interessate».
«Dobbiamo ragionare come persone chiamate da altri cittadini per amministrare i soldi pubblici provenienti dalle tasse – ha commentato il presidente della provincia Dario Galli -. Una soluzione, molto simile a quella pattuita ieri, era già stata avanzata da Provincia di Varese. Detto questo però ci troviamo in una situazione oggettiva di difficoltà economica e abbiamo un obbligo, ovvero dare i miglior servizi possibili al minor costo possibile. Abbiamo individuato una soluzione per garantire una tempistica e la possibilità di trovare una nuova collocazione a chi non troverà posto nell’amministrazione pubblica di questo Ente. E questa è la linea guida che abbiamo sempre seguito. Per quanto riguarda i servizi, occorre dire che ci sono enti pubblici che spendono molto a fronte di servizi non buoni ed enti che invece, tenendo monitorate le uscite riescono a garantire buoni servizi. La soluzione raggiunta riduce al minimo i disagi per la persone interessate».
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