“Rivedere il progetto di Villa Inzoli”

Legambiente presenta un documento in Comune sul progetto che prevede anche la realizzazione di un grande parco, ma ancora “troppa cementificazione” per ottenerlo

Progetto Villa InzoliLegambiente e cittadini contro il progetto della riqualificazione di Villa Inzoli. Gli ambientalisti hanno scritto alcune osservazioni sul progetto che prevede la nascita di un parco per la città, colpevole secondo Legambiente di portare altra cementificazione. «Durante due ritrovi presso il Rione Pineta, è emerso il desiderio di esprimere al Comune alcune perplessità relative al progetto in oggetto – spiegano gli ambientalisti -. Di conseguenza sono state consegnate in comune centottantacinque schede di residenti del Rione e di tradatesi che usufruiscono sistematicamente delle strutture o del verde presenti in tale rione (parchetto giochi di Via Rigamonti, Pinetina di Via Zerini, Parco Pigionatti, …)».
 
Nel dettaglio il documento consegnato all’amministrazione comunale prende di mira diversi punti del progetto. Come la cessione da parte del comune, «a fini edificatori, del bosco di Via Broggi in cambio dell’acquisizione della proprietà di Villa Inzoli. Ciò porterebbe, a causa della privatizzazione e cementificazione, alla irreversibile perdita di tale grande bosco di proprietà comunale. Senza nulla togliere al valore storico e artistico dell’edificio Inzoli, questo bosco svolge funzioni estremamente rilevanti per il benessere pubblico, quali purificazione dell’aria, benessere climatico, area permeabile, corridoio ecologico tra Parco Pineta e parchi di Ville storiche e private».
 
«La costruzione della nuova strada interna al parco antistante la Villa, stravolgerebbe per sempre l’armonia e la bellezza dell’intero parco, imprigionando dei maestosi alberi, in nome del potere assoluto dell’automobile – prosegue Legambiente -. Già è prevista una rotatoria a breve distanza (via Melzi). Dopo la grande cementificazione avvenuta a Tradate in questi ultimi anni che ha portato a un eccesso di abitazioni invendute, pensiamo sia arrivato il momento di voltare pagina e invitiamo l’Amministrazione comunale a dare ai cittadini un primo segnale di cambiamento recedendo da questo progetto, così com’è impostato, per iniziare una politica di salvaguardia del verde che ci è rimasto per tutelare la qualità della vita. Pertanto l’acquisizione del Parco Inzoli, per destinarlo a uso pubblico, va in tale direzione: l’armonia e la bellezza dell’intero parco fa sì che esso meriti di essere mantenuto nella sua totalità e integrità. Gli alberi di alto fusto presenti sono elementi caratterizzanti di tale area».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Luglio 2010
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