Ambrosia, ai castellanzesi il primato degli starnuti
A partire dai prossimi giorni il 15% della popolazione cittadina soffrirà di problemi respiratori a causa della pianta infestante prossima alla fioritura. Ambulatori e farmacie presi d'assalto
I castellanzesi? I più sensibili ai pollini dell’ambrosia, la pianta infestante che in questo periodo, prime due settimane di settembre, manderà in tilt un bel po’ di sistemi respiratori in tutta l’area a sud di Varese. La fioritura di questa pianta, infatti, è alle porte e in molti soffriranno pene pesanti a causa dei suoi pollini (qui il calendario dei pollini). Superano il 15% gli allergici a questa specie nella città della Valle Olona mentre sono il 12,1% a Busto Arsizio. In tutta la Lombardia sono 300 mila gli allergici all’ambrosia e la percentuale media della popolazione sensibile a questi pollini è compresa tra il 2 e il 3%. La zona del Basso Varesotto e del nord-ovest di Milano è quella più colpita e la maggior parte degli allergici è concentrata qui. I dati sono dell’Istituto Allergologico Lombardo e confermano il trend che vede una crescita delle persone sensibili a questa pianta.
Conferma i dati dell’istituto guidato dal dottor Ortolani anche il suo collega dell’ambulatorio di allergologia dell’ospedale di Busto Arsizio Daniele Berra: «I dati sono in linea con quelli che abbiamo noi – spiega l’allergologo – anche se sono di qualche anno fa e, secondo alcune proiezioni, potrebbero essere anche di più in percentuale alla popolazione attualmente». Il problema dell’allergia da ambrosia rappresenta una vera e propria spina nel fianco degli abitanti della zona: «Il 65-70% delle persone che vengono qui per un’allergia sono sensibili all’ambrosia – dichiara il dottor Berra – e i casi aumentano di anno in anno». Numeri impressionanti che mettono sempre più in agitazione le amministrazioni impegnate sul fronte dello sfalcio e dei controlli nei terreni dei privati con ordinanze che minacciano multe salatissime a chi non provvede a pulire i propri terreni da questa pianta infestante: «Il problema non è solo lo sfalcio – spiega il medico dell’ospedale bustocco – ogni pianta emette nell’aria miliardi di pollini, servirebbe un piano ecologico su vasta scala. Eliminare solo l’ambrosia a bordo strada è solo un palliativo, il problema sono i sempre più numerosi campi incolti dove questa pianta prolifera».
L’ambrosia, infatti, è una pianta pioniera: spunta per prima nei campi incolti e prepara il terreno alle altre sostanze arboree. Altri fattori che aumentano la sensibilità a questo tipo di pianta è l’inquinamento che modifica geneticamente i pollini rendendoli ancora più aggressivi per le vie respiratorie e a Castellanza questo fattore potrebbe giocare un ruolo determinante nel consegnare la palma di citàà con più allergici all’ambrosia di tutta la Lombardia.
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