Caldiroli: “Presto un nuovo distributore gpl al confine con Legnano”
L'assessore all'urbanistica difende l'operato dell'amministrazione: «Abbiamo fatto il possibile per aiutare i gestori del distributore di viale Italia. Ora dovrà chiudere per lo sfratto». Al suo posto sorgerà una rotonda
Un nuovo impianto di distribuzione del gpl e del metano sorgerà proprio di fronte al supermercato Billa lungo la via per Busto, di fianco all’autolavaggio. Le centinaia di automobilisti che dispongono di un impianto a gas sulla propria auto, dunque, non rimarranno senza distributore dopo la chiusura annunciata da Alpigas in via Italia. L’assessore all’urbanistica del comune di Castellanza Vittorio Caldiroli annuncia che nel territorio del comune confinante, Legnano, sorgerà questa nuova stazione di servizio che andrà a coprire il vuoto che dal 1° gennaio lascerà l’attuale pompa di rifornimento all’angolo tra via Italia e la Saronnese: «Abbiamo fatto il possibile per permettere ad Alpigas di continuare ad erogare il servizio anche in deroga alle normative che imponevano un completo rinnovo della stazione di servizio e siamo riusciti a far sospendere lo sfratto che pende sulla testa dei signori Annoni da parecchio tempo – specifica Caldiroli – inoltre abbiamo proposto ad Alpigas tre aree (e non una come detto dal gestore, ndr) dove poter far sorgere un nuovo impianto ma nessuna di queste location è stata ritenuta idonea dalla società. Altro non potevamo fare».
L’assessore Caldiroli sottolinea che dove ora sorge l’impianto di Alpigas è previsto un piano di lottizzazione con una rotonda, l’opera non avrebbe più permesso un’agevole deflusso delle automobili e quindi risultava incompatibile con quanto deciso dall’amministrazione: «A questo va aggiunto anche che la proprietaria dell’area ha deciso di vendere quel terreno previa bonifica dell’area». Infine Caldiroli commenta così il cartello affisso alla colonnina nel quale si ringrazia ironicamente il comune per la prossima chiusura: «Dispiace dover leggere quel cartello soprattutto perchè a noi nulla può essere imputato, abbiamo fatto tutto il possibile per salvare la sua attività e non privare la zona di un servizio come quello offerto da molti anni dal signor Annoni».
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