Incidenti a pedoni e ciclisti: “la risposta è la moderazione del traffico “
Fiab Ciclocittà interviene dopo rinnovati episodi di investimento di pedoni in città, chiedendo interventi diretti sulle strade per contenere la velocità dei veicoli e tutelare la sicurezza di chi si muove senz'auto
Nelle città la sicurezza per pedoni e ciclisti è troppo spesso teorica: episodi talora tragici sono lì a testimoniare un rischio sempre presente. Fiab-Ciclocittà interviene con un commento sul tema, osservando che se molto si sta facendo, con qualche successo, per ridurre la mortalità fra gli automobilisti, "è aumentata l’incidentalità tra (leggi: a carico di ndr) pedoni e ciclisti. E’ perciò evidente che gli sforzi per aumentare la sicurezza stradale dovranno ora indirizzarsi verso questi ultimi". Il Codice della Strada ha introdotto all’art. 191 un’innovazione, prevedendo che i conducenti ”dovranno dare la precedenza, rallentando e all’occasione fermandosi, ai pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali” , non solo quindi ai pedoni che già hanno iniziato. Cosa ha già suscitato le proteste dei primi multati "per non aver saputo leggere nel pensiero".
La parte debole è comunque quella di chi non è in un guscio d’acciaio, e va tutelata. "Anche a Varese la risposta ai frequenti incidenti che coinvolgono coloro che in città si muovono a piedi deve essere la moderazione del traffico" l’opinione di Fiab. "A nostro parere, come primo ed urgente provvedimento, si deve realizzare la diffusione sistematica degli attraversamenti pedonali rialzati con dosso (ad iniziare da quelli delle scuole) e delle isole intermedie salvapedoni negli attraversamenti delle strade larghe come via Magenta o viale Aguggiari. Ci preoccupa molto il fatto che siano stati invece livellati i dossi pedonali di Piazza Repubblica lato Università, posti a suo tempo dopo un investimento mortale.
Se si vuole veramente affrontare il problema esistono molti altri strumenti idonei a garantire una fruizione comune e sicura della strada come l’istituzione delle zone a 30 Km/h, Zone a Traffico Limitato, isole ambientali, con tutti gli strumenti conseguenti: chicanes, sensi unici alternati, sopraelevazione degli incroci, dossi etc…
La sicurezza stradale e le tutela degli utenti cosiddetti deboli, come i pedoni e i ciclisti, sono questioni che riguardano la collettività intera. Per questo la nostra associazione chiede che l’Amministrazione Comunale metta in atto una serie di adeguamenti anche attraverso gli strumenti della normale manutenzione stradale".
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