Tagli alla scuola: le elementari le più colpite
La Cisl Scuola lancia l'allarme: a settembre ci saranno 1400 insegnanti in meno. Sono destinati a scomparire i moduli di 30 ore. E anche il servizio mensa
È in arrivo un nuovo giro di vite per gli insegnanti della scuola pubblica. Per l’anno scolastico 2011-2012 nella sola scuola primaria lombarda salteranno 1424 posti. I tagli andranno a incidere soprattutto sul monte ore: bocciato, almeno nella nostra provincia, il tempo pieno, è destinato, dunque, a scomparire il modulo di 30 ore, quello da sempre più gettonato nel varesotto: « Siamo molto preoccupati – ha detto Sabino Famiglietti, responsabile della Cisl Scuola – Con le 27 ore salterà la presenza alla mensa degli insegnanti per cui o gli istituti troveranno negli amministratori comunali degli alleati su cui far ricadere il servizio di vigilanza , oppure condenseranno il tempo scuola nella sola mattina, creando molti problemi alle famiglie».
La scelta dei modelli 24, 27, 30 e 40 era nelle disponibilità dei genitori che hanno iscritto i bimbi alla prima classe dell’elementare. Di fatto, però, il personale verrà riconosciuto solo per coprire il modulo di 27: chi attiverà tempi scuola di 24 potrà, parallelamente, attivare classi di 30, altrimenti varranno per tutti le 27 ore: « L’innovazione entrerà in vigore per le prime, seconde e terze classi a settembre – spiega ancora Famiglietti – per i ragazzi di quarta e di quinta rimarrà il tempo scuola scelto a suo tempo. Così, i genitori potranno avere un figlio in quinta con 30 ore e uno in seconda a 27, con grossi problemi organizzativi».
La scure è destinata ad abbattersi anche sul personale amministrativo e sui bidelli. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, la Cisl ha lanciato una campagna “cartoline per il Ministro Gelmini” per invitarla ad aprire un tavolo di negoziato sulle ripercussioni sociali che i tagli avranno. In poco tempo, la Cisl di Varese ha già raccolto 27.000 cartoline firmate da docenti, genitori, personale della scuola in partena per Roma: « Con questa politica dei tagli avremo aule sempre più affollate, alunni con problemi dell’apprendimento non seguiti adeguatamente, progetti educativi che verranno eliminati totalmente. La media degli alunni per classe salirà, nella nostra provincia, a 21 bambini, che vuol dire picchi di 27 o 28 alunni».
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